Funzione e Dialogo Tonico
La funzione e il dialogo tonico sono due aspetti dell'interazione sociale che si sviluppano in età evolutiva e che sono importanti per la comunicazione efficace e la regolazione emotiva.
La funzione si riferisce a come l'individuo utilizza il proprio comportamento per raggiungere un obiettivo, come ad esempio attirare l'attenzione, esprimere un'emozione o ottenere qualcosa. In età evolutiva, la funzione può essere espressa attraverso il linguaggio verbale, la prosodia (cioè l'intonazione della voce) e il linguaggio del corpo. I bambini imparano a sviluppare la funzione attraverso l'osservazione e l'imitazione degli adulti e degli altri bambini, e attraverso il feedback sociale che ricevono.
Il dialogo tonico si riferisce alla qualità dell'interazione sociale tra due o più individui, come ad esempio l'empatia, la comprensione e la condivisione di emozioni. In età evolutiva, il dialogo tonico viene esplorato attraverso l'interazione sociale con gli altri, come ad esempio i genitori, i coetanei e gli insegnanti. I bambini imparano a sviluppare il dialogo tonico attraverso l'esperienza diretta e il feedback sociale.
La funzione e il dialogo tonico sono strettamente correlati, poiché la funzione di un comportamento può influenzare la qualità dell'interazione sociale e il dialogo tonico può influenzare la funzione del comportamento. Ad esempio, un bambino che utilizza un tono aggressivo e minaccioso potrebbe suscitare una risposta negativa negli altri, mentre un bambino che utilizza un tono calmo e amichevole potrebbe suscitare una risposta positiva.
Il corretto sviluppo della funzione e del dialogo tonico è importante per la regolazione emotiva e la comunicazione efficace. I bambini che hanno difficoltà a sviluppare queste abilità possono manifestare problemi di comportamento, ansia, depressione e difficoltà nelle relazioni interpersonali.
Per aiutare i bambini a sviluppare la funzione e il dialogo tonico, è importante fornire un ambiente sociale positivo e di supporto, fornire feedback costruttivo e incoraggiare l'empatia e la comprensione degli altri. Inoltre, i genitori e gli educatori possono utilizzare tecniche di modellamento e di coaching per aiutare i bambini a sviluppare queste abilità in modo efficace e appropriato.
In sintesi, la funzione e il dialogo tonico sono due aspetti dell'interazione sociale che si sviluppano in età evolutiva e che sono importanti per la regolazione emotiva e la comunicazione efficace. I bambini imparano a sviluppare la funzione e il dialogo tonico attraverso l'osservazione e l'esperienza diretta, e il corretto sviluppo di queste abilità è importante per il benessere psicologico e le relazioni interpersonali.
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LO SVILUPPO COMUNICATIVO-RELAZIONALE DEL BAMBINO
Capitolo 1 - LO SVILUPPO COMUNICATIVO-RELAZIONALE DEL BAMBINO
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L’importanza dei sensi nella relazione con la realtà: La chiave di apertura verso il mondo; Lo sviluppo sensoriale; La centralità del tatto, dell’udito e della vista nello sviluppo psicomotorio
CAPITOLO I: L’importanza dei sensi nella relazione con la realtà
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Le implicazioni psicologiche nell’utilizzo di ausili in riabilitazione infantile: sensibilizzare le famiglie alla comprensione del significato funzionale per favorirne l’accettazione
- PARTE PRIMA: metodologia della ricerca
- Selezione delle banche dati
- Definizione della stringa di ricerca
- Risultati della ricerca in ciascuna delle Banche Dati - Pubmed, CINAHL complete, PsycInfo
- Materiale rilevante prodotto dalla ricerca
- PARTE PRIMA: metodologia della ricerca
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BIBLIOGRAFIA - SITOGRAFIA - Il SÉ CORPOREO in Terapia Neuropsicomotoria: concetti teorici, osservazione, esperienza clinica
BIBLIOGRAFIA
- Ambrosini e Pelegatta (2012). Il gioco nello sviluppo e nella terapia psicomotoria. ANUPI, Erickson, Trento.
- Ayres A. J. (2012). Il bambino e l’integrazione sensoriale. Le sfide nascoste della sensorialità.Giovanni Fioriti Editore, Roma.
- Bainbridge Cohen B. (2020). Sensazione, emozione, azione.
- IL SÉ CORPOREO: Percezione, Organizzazione e Rappresentazione del Corpo in Terapia Neuropsicomotoria ...
- PSICOMOTRICITA’ INTERCULTURALE - Storia e principi della Psicomotricità
Casi clinici
In questo capitolo, mi occuperò di presentare singolarmente i 4 bambini facenti parte al progetto; da ora in poi, li chiameremo Anna, Francesca, Giorgia e Paolo. Procederò attraverso una descrizione delle mie osservazioni, che vuole essere il più possibile chiara ed efficace e che permetta di crearsi un’immagine il più possibile veritiera del bambino. Per
...DISCUSSIONE
CARATTERISTICHE GENERALI DELLO SVILUPPO MOTORIO
Grazie all’analisi delle caratteristiche motorie condotta trasversalmente sull’intero gruppo campione, si confermano le ipotesi cliniche relative alla costante presenza nei soggetti affetti da Disturbo dello Spettro Autisticodi difficoltà funzionali estese a tutti gli ambiti dello
...Il Disturbo dello Spettro Autisticoè definito come un disordine complesso del neurosviluppo caratterizzato da compromissioni plurime nelle aree dell'interazione sociale reciproca e della comunicazione verbale e non-verbale, in presenza di un repertorio di comportamenti, attività ed interessi
...LO SVILUPPO PSICOMOTORIO: DAL MOVIMENTO AL GESTO
L’importanza dello sviluppo motorio risiede nel suo valore adattivo e nel suo indissolubile legame con l’evoluzione dell’intelligenza e dell’affettività: lo svilupparsi di abilità motorie sempre più raffinate e complesse può essere infatti descritto come un processo di dinamica interazione tra eredità e apprendimento, tra
...Premessa generale
L’acqua è la molecola più diffusa in natura ed è costituita da un atomo di ossigeno legato covalentemente a due atomi di idrogeno. Le molecole d’acqua, grazie alla loro conformazione sono in grado di legarsi tra loro, portando così numerosi effetti e possibili reazioni chimico-fisiche.
Un neonato, ad esempio ha un contenuto idrico che raggiunge il 75% del
...Sviluppo del gioco simbolico
Il gioco simbolico ha ricevuto molta attenzione dagli studiosi dello sviluppo negli ultimi anni in quanto riflette significativi aspetti delle prime funzioni post-sensomotorie(McCune- Nicolich, 1981).
Compare nel bambino intorno ai due anni, tra la fine dello stadio sensomotorio e l’inizio di quello preoperatorio, ed è accompagnato ad
...Il progetto BEST si colloca all’interno di un quadro teorico che fa riferimento principalmente a due tipi di metodologie rivelatesi particolarmente adatte al raggiungimento degli obiettivi preposti.
La metodologia di B. Aucouturier
E’ solo da poco più di due secoli che, in Europa, si è cominciato a guardare al mondo infantile e al corpo con più attenzione, riconoscendo loro
...Indagare sullo sviluppo del bambino e della relazione precoce, in particolare del passaggio da un’illusione onnipotente ad una progressiva disillusione che porta a tener conto della mente dell’altro, delle regole di gioco e di quelle sociali, mi ha portato a chiedermi quali conseguenze possano esserci se una o più delle tappe suddette venga a mancare o se, a causa di gravi patologie, vengano
...“Il lattante è qualcosa che non esiste: se mi mostri un bambino, certamente mi mostrerai anche qualcuno che si prende cura di lui, o almeno una carrozzina cui qualcuno tende occhi e orecchi…” (Donald Woods Winnicott 1896-1971).
L’ipotesi di lavoro che vado ad affrontare è forse così sintetizzabile: il corpo, l’azione, l’interazione, quindi l’esperienza non verbale e le interazioni
...- Ainsworth M.D.S., Bell S.M., Stayton D. (1971) Individual differences in Strange Situation behavior of one year old, in H.R. Schaffer (a cura di), The origins of humans social relations. Academic Press, New York.
- Ainsworth M.D.S, Blehar M., Waters E. e Wall S. (1978) Patterns of attachment: assessed in the strange situation and at home. Erlbaum,
Dopo aver presentato in modo analitico l’Early Start Denver Model, ritengo ora importante metterlo a confronto con l’approccio neuropsicomotorio e il ruolo del TNPEE.
Saranno evidenziate le caratteristiche, le affinità e le differenze, mettendo in luce come la metodologia ESDM sia
...NELLA PRATICA: DOBBIAMO GIOCARE ASSIEME!
Per chiarire la metodologia che il TNPEE può utilizzare all’interno del suo intervento neuro psicomotorio ispirandosi ai principi e al modello dell’ESDM, riporto la descrizione di alcune attività esemplificative della metodologia di lavoro
...Visti i risultati ottenuti, riteniamo che la presenza di un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva possa essere utile all’interno della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova. La figura del TNPEE permetterebbe infatti di andare a rispondere a quelle esigenze per le quali è specificamente formata. L’interazione corporea, il dialogo
...I casi trattati
Nel corso dei 6 mesi durante i quali è stato svolto questo progetto è stato possibile interagire con un totale di 8 bambini. Di questi otto bambini, quattro hanno potuto compiere un percorso psicomotorio completo, composto da almeno tre sedute iniziali di valutazione, un ciclo di almeno cinque sedute di trattamento neuropsicomotorio e una valutazione
...Il termine settingderiva dall’inglese “to set”,preparare una scena, mettendo in atto degli accorgimenti specifici. In riabilitazione il terapista “ambienta una scena” per ogni paziente e per ogni patologia. Con questo termine si intende primariamente l’insieme di regole e modalità attraverso cui lo specialista si prende cura ed entra in relazione con il paziente.
...All’interno della paralisi cerebrale infantile sono presenti forme cliniche con caratteristiche molto diverse tra di loro, le quali possono raggiungere un livello di sviluppo del gioco differente. Di seguito, partendo dalla classificazione proposta dal gruppo Ferrari-Cioni (2010), vengono illustrate tre tabelle riassuntive gli elementi connotativi delle tre diverse forme di paralisi cerebrale
...Il quadro normativo
- Legge 285\97: "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza".
Art. 3. (Finalità dei progetti)
- Sono ammessi al finanziamento del Fondo di cui all'articolo 1 i progetti che perseguono le seguenti finalità:
- a) realizzazione di servizi
Metodologia di lavoro
Ai fini di individuare e sviluppare un progetto riabilitativo globale ma contemporaneamente centrato sull’approfondimento dei comportamenti aggressivi, si è scelto di analizzare i casi di G., K., e M..
I tre bambini, già in carico al servizio età evolutiva di Este, partecipano settimanalmente alle sedute di neuropsicomotricità, e mi è
...Caratteristiche
L'autismo si trova a volte associato ad altri disturbi che alterano in qualche modo la normale funzionalità del Sistema Nervoso Centrale: epilessia, sclerosi tuberosa, sindrome di Rett, sindrome di Down, sindrome di Landau-Klefner, fenilchetonuria, sindrome dell'X fragile, rosolia congenita. Disordini geneticamente riconducibili ad una alterazione dei normali
...L’interesse per l’argomento di questa tesi (educazione - prevenzione), nato durante il mio periodo di tirocinio, ha avuto modo di confermarsi come espressivo nel corso dell’anno. Ho potuto verificare come l’attività di gruppo che ho seguito abbia avuto dei reali risultati sia sulla facilitazione di un equilibrato sviluppo psicomotorio dei bambini che nel
...Conduzione del gruppo: metodologia e setting
Entriamo ora nel merito della questione andando ad analizzare il funzionamento e lo svolgimento di un progetto di prevenzione psicomotoria nella fascia 0-3 anni.
Il progetto si colloca all’interno di un pensiero sulla prevenzione così come è stato presentato nei capitoli precedenti; punto di partenza l’accoglienza del bambino e
...Secondo la Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la salute viene definita come“stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia", pertanto nell’ambito della sanità viene considerato come prevenzione ciascun atto volto
...DEFINIZIONE DI AUTISMO
L'autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita (Linee Guida Nazionali, 2011). La decima revisione della classificazione ICD (International Classification of Disease) proposta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità si riferisce all'autismo nei termini di
Introduzione
Durante la mia esperienza di tirocinio presso il polo territoriale dell’U.O.N.P.I.A. dell’A.O. San Gerardo di Monza ho avuto l’occasione di seguire il percorso terapeutico di una bambina con diagnosi di paralisi cerebrale infantile.
Nel
...Il fenomeno della globalizzazione culturale
Il fenomeno della globalizzazione, associato ai vari processi di produzione di beni e servizi su scala mondiale, porta ad una ineguale e talvolta irrazionale distribuzione delle ricchezze; questo fenomeno ha contribuito in maniera decisiva nella nascita e sviluppo del fenomeno più macroscopico dell'epoca moderna: la migrazione dai Paesi
...Nel corso della vita intra-uterina i bisogni metabolici del feto sono automaticamente soddisfatti. La sua attività motoria si esprime attraverso un vero comportamento posturale, che si manifesta molto precocemente attraverso il suo riequilibrarsi nel liquido amniotico grazie alla stimolazione labirintica. Nel corso dello stadio fetale, lo sviluppo è sorretto
...Il primo oggetto che il bambino percepisce è il proprio corpo: benessere e dolore, attuazione di movimenti e di spostamenti, sensazioni visive e uditive ecc., e questo corpo è il mezzo dell’azione, della conoscenza e della relazione.
La costruzione dello schema corporeo, ossia l’organizzazione delle sensazioni
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Presentazione
L’iniziativa prende le mosse dal Congresso ANUPI di Riva del Garda dello scorso anno nel quale erano presenti colleghi francesi che
...L’empatia è la capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro.
Il termine “empaty” (in italiano empatia) è coniato da Titchener nel 1909, come traduzione del termine tedesco “Einfuhlung”, che è utilizzato nella seconda metà del secolo scorso da alcuni
...I bambini con cui ci troviamo a lavorare hanno molto spesso delle difficoltà di dialogo: bambini autistici, bambini con paralisi, bambini affetti da disturbi del linguaggio o della comunicazione, bambini che presentano disturbi sensoriali. Questi piccoli perdono, o molto spesso non acquisiscono nemmeno, le regole fondamentali e le modalità primarie di approccio con l’altro, di scambio, di
...BIBLIOGRAFIA
Amitrano A., La voce: Uno strumento dei professionisti che promuovono la salute, Springer Ed., Roma 2010, p. 39-44.
Berti E. - Comunello F. – Savini P., Il contratto terapeutico in terapia psicomotoria, Edizioni Junior, s.l 2001, p 40-49, 124-128.
Berti E. - Comunello F. –Nicolodi G., Il
...Al termine di questo percorso sembra opportuno ripercorrere brevemente il cammino svolto.
La prima parte del lavoro è stata dedicata ad approfondire lo sviluppo della voce.
E’ emerso in questo modo come la voce sia connessa allo sviluppo emozionale, relazionale e dialogico fin dalla fase gestazionale. La diade madre-bambino si struttura sul contatto corporeo, sul
...La sintesi di Dialogo Tonico e Dialogo Sonoro si palesa in un rito tanto semplice quanto antico: la ninna-nanna.
La ninna-nanna è un rituale che madre e bambino costruiscono insieme fin dai primi giorni di vita e ha una duplice valenza: è utile per far rilassare o addormentare il bambino, è significativa per la relazione.
“Nella ninna nanna la funzione dell’addormentamento si
...L’osservazione e l’interazione con i bambini durante il tirocinio ha fatto emergere quali siano gli obiettivi principali nel trattamento neuro e psicomotorio di cui, indipendentemente dalla diagnosi e dalla patologia del paziente, si cerca di promuovere il raggiungimento.
Quando ho avuto la possibilità di inserirmi direttamente nel trattamento di questi bambini, ho concentrato la mia
...