INTRODUZIONE - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
La comunicazione, intesa in tutti i suoi aspetti, corporea, tonica, gestuale, visiva e linguistica è l'elemento fondamentale per instaurare relazioni con gli altri. Nei casi clinici di Disabilità Intellettiva e Disturbi dello Spettro Autistico in cui l'area comunicativa è deficitaria, è necessario utilizzare metodologie e approcci che consentano di intervenire su tale difficoltà.
Come dimostrato in letteratura tra le diverse proposte (ri)abilitative la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e le Strategie Visive sono considerate tra le metodologie più efficaci per sopperire al deficit comunicativo presentato dai soggetti con bisogni comunicativi speciali.
Gli aspetti comunicativi e quelli relazionali sono strettamente interconnessi e rappresentano gli elementi principali della terapia neuropsicomotoria. Il ruolo del neuropsicomotricista è innanzitutto, quello di instaurare una relazione adeguata con il bambino e questo può avvenire solo quando la comunicazione è chiara e comprensibile.
Il mio interesse sull'applicabilità della CAA e delle Strategie Visive è maturato durante i diversi mesi di tirocinio, in cui ho potuto osservare come i vari strumenti di CAA permettano a questi soggetti di comunicare e di interagire nel loro contesto di vita, limitando inoltre i frequenti comportamenti problema che spesso originano dalle difficoltà comunicativo relazionali presentate da essi.
Il mio elaborato pertanto è suddiviso in diversi capitoli che hanno come filo conduttore l'importanza del comunicare e dell'interazione: partendo dalla definizione di comunicazione e di comunicazione alternativa aumentativa sono arrivata a descrivere i profili di sviluppo che più caratterizzano le persone con Disabilità Intellettiva e Disturbi dello Spettro Autistico per arrivare infine alla descrizione di alcuni casi clinici e del percorso (ri)abilitativo intrapreso seguendo una presa in carico globale e condivisa centrata sulle Strategie Visive e l'utilizzo della CAA.
La possibilità di osservare i bambini nei loro contesti di vita mi ha permesso di condividere e sperimentare direttamente ciò che ho conosciuto in teoria e letto in letteratura, riconoscendo i punti di forza ma anche verificando quelli di debolezza in quanto, come in quasi tutte le tecniche riabilitative, se non sono applicate in modo condiviso e in un contesto di rete (scuola, casa, famiglia) si rischia che perdano efficacia.
Indice |
INTRODUZIONE |
La Comunicazione Aumentativa Alternativa e le Strategie Visive La Comunicazione Aumentativa Alternativa
Disabilità Intellettiva e Autismo a confronto
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CONCLUSIONI |
Allegati
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BIBLIOGRAFIA |
Tesi di Laurea di: Francesca REBORA |