La classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute, ICF
Collegato alla nuova visione e al nuovo approccio legato al contesto di vita e alle sue opportunità/ barriere, abbiamo un importante strumento per valutare il funzionamento del soggetto con disabilità, l’ ICF, “Classification functioning disability and health”.
L’ICF, “Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute” è uno strumento di valore internazionale finalizzato ad una classificazione sistematica, atta a descrivere le modificazioni dello stato di salute intesa come benessere globale della persona, considerata in una visione innovativa caratterizzata dalla multidimensionalità, dall’interazione tra più variabili e fattori, legata al funzionamento umano a tutti i livelli (biologico, personale e sociale).
E' stato elaborato in sostituzione delle classificazioni precedenti (ICIDH ed ICIDH-2) con l'obiettivo di spostare l'attenzione da un'ottica “negativa” centrata sul problema ad un'ottica più “neutra”, focalizzata sulle condizioni di salute in generale, “buone” o “cattive” che siano.
Per questo motivo, l'ICF cessa di essere una classificazione delle menomazioni e dell'handicap - eliminando, di fatto, la parola “handicap” dal vocabolario tecnico, a causa della sua connotazione ormai stigmatizzante - per divenire uno strumento di descrizione dell'attività e della partecipazione sociale e, in ultima analisi, di qualsiasi condizione di salute.
L'ICF è pensato principalmente in riferimento a persone adulte, mentre per bambini ed adolescenti fino ai 20 anni è recentemente uscita la versione ICF-CY (for Children and Youth).
La disabilità viene vista come conseguenza o risultato di una serie di fattori personali e ambientali che rappresentano il contesto di riferimento in cui la persona vive ed esprime le proprie capacità. Tramite l’ICF si vuole quindi descrivere le situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto ambientale e sottolineare l’individuo non solo come persona avente malattie o disabilità, ma soprattutto evidenziarne l’unicità e la globalità..
Fondamentale è l’importanza data al concetto di qualità di vita, ossia lo stato di benessere globale, frutto di valutazioni oggettive e soggettive, mediate dai valori personali, del proprio sviluppo personale e benessere fisico, materiale, sociale ed emotivo.
Il modello ICF è utile per elaborare una diagnosi funzionale, da cui conseguono un profilo dinamico funzionale, un piano individualizzato e, in ultima analisi, un progetto di vita.
CAPITOLO 1 - Definire la disabilità intellettiva: dal ritardo mentale ai disturbi dello sviluppo intellettivo CAPITOLO 2 - Scale di valutazione dell’intelligenza e del livello di sviluppo CAPITOLO 3 - Il comportamento adattivo CAPITOLO 4 - La classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute, ICF CAPITOLO 5 - Integrazione sociale e qualità di vita CAPITOLO 6 - Trattamento Neuropsicomotorio nella disabilità intellettiva CAPITOLO 7 - Casi Clinici Risultati valutazioni Vineland- Allegati Tesi di Laurea di: Maria FERRARA
Indice
INTRODUZIONE
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA