INTRODUZIONE - La valutazione del funzionamento adattivo nei bambini con disabilità intellettiva: obiettivi e proposte di trattamento secondo l'approccio Family Centered
Questa tesi concerne la valutazione e il trattamento del funzionamento adattivo nella disabilità intellettiva con un approccio “family centered”.
Il lavoro del neuropsicomotricista in questo contesto dovrà prevedere prima un attento e completo assessment delle autonomie nelle attività di vita quotidiana, sulla base del quale sarà necessario individuare strategie e facilitazioni da utilizzare nel trattamento e da condividere con la famiglia, al fine di migliorare la qualità di vita dei bambini con disabilità intellettiva.
Per fare ciò è indispensabile una prospettiva ecologica. Non si può , infatti, considerare e poter dire di conoscere i nostri bambini senza coinvolgere tutti gli aspetti e ambiti della loro vita, in particolare senza includere il nucleo familiare. L’idea di questa tesi nasce dall’avere compreso, nel corso dell’attività di tirocinio da me svolta in questi anni, il valore della centralità della famiglia, che conosce e vive ogni giorno le difficoltà del bambino con disabilità intellettiva e dall’avere acquisito le competenze per rendere il bambino il più autonomo possibile, per permetterne una buona integrazione nel suo contesto di vita e un’adeguata consapevolezza di sé e delle sue potenzialità. Nonostante l’eziologia variabile della patologia ( per il 30% dei casi rimane sconosciuta), ciò che accomuna i soggetti con disabilità intellettiva è lo scarso adattamento all’ambiente e la poca autonomia.
Valutare il grado di autonomia e il livello di funzionamento generale, apre la strada ad un lavoro a 360° che possa incidere davvero sulla qualità di vita. Tra gli stessi criteri di diagnosi nella disabilità intellettiva troviamo la compromissione del funzionamento adattivo attuale, ovvero la capacità del soggetto di adeguarsi agli standard tipici della sua età e del suo ambiente culturale, in diverse aree tra cui la cura di sé, la vita in famiglia, le capacità sociali, la comunicazione. Tanto è vero, che si è fatta strada in questi anni la sempre più radicata convinzione dell’importanza dell’educazione all’autonomia per lo sviluppo della persona con disabilità intellettiva, ai fini del suo inserimento sociale.
L’intero sviluppo e la crescita del bambino può essere visto come un graduale passaggio dalla dipendenza verso l’autonomia.
Nella crescita verso essa, un bambino con disabilità può essere ostacolato, oltre che dalle difficoltà legate al suo deficit, da un ambiente che offre una stimolazione non adatta, non facilitante o non personalizzata. Ciò va a interferire con il suo grado di autonomia potenziale, raggiungibile pur nella situazione di svantaggio.
Per questo, è fondamentale conoscere e intervenire in ogni ambito della vita di questi bambini, a casa, a scuola, nella vita sociale, con una prospettiva volta al futuro e con obiettivi concreti e finalizzati all’evoluzione personale, basandosi sulle abilità del soggetto, sui suoi tempi, sulla sua consapevolezza.
CAPITOLO 1 - Definire la disabilità intellettiva: dal ritardo mentale ai disturbi dello sviluppo intellettivo CAPITOLO 2 - Scale di valutazione dell’intelligenza e del livello di sviluppo CAPITOLO 3 - Il comportamento adattivo CAPITOLO 4 - La classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute, ICF CAPITOLO 5 - Integrazione sociale e qualità di vita CAPITOLO 6 - Trattamento Neuropsicomotorio nella disabilità intellettiva CAPITOLO 7 - Casi Clinici Risultati valutazioni Vineland- Allegati Tesi di Laurea di: Maria FERRARA
Indice
INTRODUZIONE
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA