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Progettazione e attuazione dello studio: Materiale e Metodi, Strumenti, Disegno dello studio, Analisi statistiche

Scopo dello studio

Dato il notevole flusso migratorio che ha caratterizzato l’utenza dei servizi U.O.N.P.I.A. negli ultimi anni, si è resa evidente la necessità di approfondire la condizione psicosociale del bambino migrante e delle possibili fragilità correlate alla sua integrazione.

Lo scopo di questo studio è indagare il Comportamento Adattivo in bambini nativi italiani e migranti con diagnosi di Paralisi Cerebrale Infantile.

I risultati ottenuti verranno confrontati per verificare eventuali relazioni significative tra la condizione di migrante e le funzioni adattive in esame.

La popolazione dello studio sarà inoltre classificata secondo la GMFCS 20, in base al livello di compromissione motoria, per ridurre i fattori confondenti che possono influire sullo studio osservazionale.

Materiale e Metodi

Campione

Inizialmente è stato selezionato un campione di 10 bambini, 7 femmine e 3 maschi, con diagnosi di Paralisi Cerebrale Infantile in carico presso l’U.O.N.P.I.A. dell’ASST Nord-Milano dell’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo. Il campione era così composto da 5 bambini migranti e 5 italiani. Dal campione iniziale sono stati esclusi due bambini per motivi diversi: un bambino è stato ricoverato per una complicanza dovuta alla sua condizione clinica interrompendo così la presa in carico; l’altra bambina, ha interrotto improvvisamente il progetto di riabilitazione in atto senza specificare le motivazioni.

Si sono quindi aggiunti al campione altri due bambini con PCI: un bambino in carico presso il servizio U.O.N.P.I.A. di Cusano Milanino e un altro bambino in carico presso l’U.O.N.P.I.A. di Lissone.

Il campione finale risulta essere quindi costituito da 10 bambini, 7 femmine e 3 maschi, compresi in una fascia di età dai 3 ai 15 anni con diagnosi di Paralisi Cerebrale Infantile. Tra i 10 bambini dello studio, vi sono 5 italiani e 5 migranti.

Il campione è stato selezionato sulla base delle caratteristiche di compromissione neuromotoria dei bambini, e della loro età, in modo che le coppie di bambino italiano e bambino migrante risultassero omogenee ed equilibrate.

I genitori dei bambini hanno dato il loro consenso informato alla ricerca.

Lo studio è cominciato a partire da aprile 2017 con la somministrazione del test per il comportamento adattivo Vineland Adaptive Behavior Scales (VABS), ai genitori dei bambini partecipanti allo studio. La raccolta dei dati è avvenuta nelle sedi sopracitate fino a luglio 2017.

Durante questo periodo, è stata inoltre utilizzata la Gross Motor Function Classification System (GMFCS), per valutare il livello di compromissione motoria dei singoli partecipanti.

È stata effettuata inoltre una Valutazione del Quoziente Intellettivo dei soggetti del campione attraverso le Scale Wechsler e la Leiter International Scale.

Infine è stato sottoposto ai genitori dei bambini dello studio, l’Indice di Hollingshead, per la valutazione dello stato socio-economico (SES) del nucleo familiare, in modo da individuare possibili relazioni con il grado di compromissione motoria, di sviluppo del comportamento adattivo e dell’integrazione sociale.

 

Strumenti

 

Vineland Adaptive Behavior Scales

Le Vineland Adaptive Behavior Scales (VABS) sono uno strumento utilizzato per valutare il funzionamento adattivo, cioè l’interazione dell’individuo con il proprio ambiente. Questo viene indagato attraverso quattro aree di abilità in relazione tra loro.

La comunicazione, che comprende i cluster di Ricezione, Espressione e Scrittura. Le abilità quotidiane, che comprendono la cura di sé e gli ambiti domestico e lavorativo (Personale, Domestico, Comunità).

La socializzazione, vale a dire lo sviluppo di Relazioni Interpersonali, il Gioco e Tempo Libero e le Regole Sociali.

Infine le abilità motorie, suddivise nei cluster Grossolane e Fini.

Questo strumento è strutturato sotto forma di questionario, costituito da 540 item, ai quali è possibile attribuire un punteggio di 0/1/2 a seconda che il comportamento in esame sia presente “di solito” (2), “a volte o parzialmente” (1) o “mai” (0). In alcuni item è anche possibile attribuire il punteggio “non so” (NS) e “assenza di opportunità” (N). Ai punteggi NS e N viene attribuito il valore di 1 nei calcoli delle somme dei singoli cluster. Le VABS possono essere somministrate a una figura di riferimento per il soggetto interessato (genitori, educatrici, insegnanti ecc).

È possibile individuare una soglia base da cui partire, per compilare soltanto gli items che sono appropriati per il livello di sviluppo del soggetto esaminato. Nell’intervista semi-strutturata può essere stabilita la soglia base ad ogni momento della somministrazione di ciascuna subscala.

Bisogna cominciare con il cluster iniziale e procedere con l’intervista fintanto che si stabilisce una soglia di due cluster consecutivi con tutti gli items a punteggio due.

Durante la somministrazione, l’intervistatore annota i punteggi sul questionario; successivamente si utilizza il protocollo di conteggio per riassumere i conteggi normativi. Il manuale contiene le linee guida per la somministrazione e l’attribuzione dei punteggi, inoltre è utilizzato per attribuire ai risultati ottenuti, i valori relativi al funzionamento standard di un soggetto della stessa età.

Gli standard utilizzati fino ai 6 anni non tengono conto di un eventuale ritardo cognitivo, mentre a partire dai 6 anni fino all’età adulta esistono tabelle normative in base al livello di disabilità intellettiva.

I risultati ottenuti possono essere convertiti in QI del comportamento adattivo e in età equivalente. È inoltre possibile attribuire un valore “sopra la media”, “nella media” e “sotto la media” in relazione all’età del soggetto.

In questo caso specifico il questionario è stato compilato tramite un’intervista semi-strutturata ai genitori.

VINELAND ADAPTIVE BEHAVIOR SCALES

Comunicazione

Ricezione

Ciò che il soggetto comprende

Espressione

Ciò che il soggetto dice

Scrittura

Ciò che il soggetto legge e scrive

Abilità Quotidiane

Personale

Come il soggetto mangia, si veste e

cura l’igiene personale

Domestico

Quali lavori domestici il soggetto

compie

Comunità

Come il soggetto utilizza tempo,

denaro, telefono e le proprie capacità professionali

Socializzazione

Relazioni interpersonali

Come il soggetto interagisce con gli altri

Gioco e tempo libero

Come il soggetto gioca e impiega il tempo libero

Regole sociali

Come il soggetto manifesta senso di

responsabilità e sensibilità verso gli altri

Abilità motorie

Grossolane

Come il soggetto si muove e si

coordina nello spazio

Fini

Come il soggetto manipola

Le subscale della Scala Vineland.

 

Gross Motor Function Classification System

Il Gross Motor Function Classification System (GMFCS) è uno strumento utilizzato dalle professioni sanitarie della riabilitazione per classificare il livello di funzionamento delle Paralisi Cerebrali Infantili.

Esso considera il movimento spontaneo con particolare attenzione alla posizione seduta, ai trasferimenti e alla mobilità. Nel definire un sistema di classificazione di 5 livelli, il principale criterio è che la distinzione tra i livelli sia indicativa della vita quotidiana. Le distinzioni tra i livelli sono basate sulle limitazioni funzionali, sulla necessità di dispositivi per la mobilità (come deambulatori o stampelle) o la mobilità in carrozzina, e in misura inferiore sulla qualità del movimento. Le distinzioni tra livello 1 e livello 2 non sono così marcate come le differenze tra gli altri livelli, in particolare per i bambini di età inferiore ai 2 anni.

L’ampliamento del GMFCS (2007) include una fascia di età dai 12 ai 18 anni ed enfatizza i concetti inerenti al World Health Organization’s International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF) 21.

Per chi si occupa di bambini affetti da PCI, è fondamentale prendere in considerazione l’impatto che i fattori ambientali e personali possono avere sull’attività che si osserva o che viene riportata. L’obiettivo del GMFCS è individuare quale livello rappresenti meglio le abilità e le limitazioni attuali nelle funzioni motorie grossolane del bambino o del giovane. Si attribuisce maggior importanza alla performance usuale a casa, a scuola e nell’ambiente sociale (cioè quello che fanno di solito), piuttosto che a quello che sono capaci di fare come miglior prestazione (capacità). È dunque importante classificare la performance corrente nelle funzioni motorie grossolane e non includere giudizi riguardo alla qualità del movimento o alla prognosi di miglioramento.

Il titolo generale di ogni livello rappresenta la modalità di spostamento che meglio caratterizza la performance dopo i 6 anni. Le descrizioni delle limitazioni e delle abilità funzionali, per ogni fascia di età sono ampie e non intendono descrivere tutti gli aspetti della funzionalità del singolo bambino/ragazzo. Per esempio, un bambino con emiplegia che non è in grado di gattonare, che tuttavia rientra nella descrizione del livello 1 (cioè che può alzarsi in piedi e camminare), dovrebbe essere classificato in tale livello. La scala è ordinale con nessun intento di considerare uguali le distanze tra i livelli o che i bambini/ragazzi con paralisi cerebrale siano equamente distribuiti tra i 5 livelli. Le linee guida del GMFCS forniscono un riassunto della distinzione tra livelli contigui come aiuto nel determinare il livello che più rappresenta la funzione grosso-motoria attuale del bambino/ragazzo. 22

La classificazione della funzionalità motoria dipende dall’età, in particolare durante l’infanzia e la fanciullezza. Per ogni livello, sono fornite descrizioni separate per bambini di diverse fasce di età.

I bambini sotto i 2 anni, se sono prematuri, dovrebbero essere considerati secondo la loro età corretta.

Per le fasce di età tra 6 e 12 anni e tra 12 e 18 anni, le descrizioni riflettono il possibile impatto sulle modalità di spostamento dei fattori ambientali (ad es. le distanze a scuola e nel contesto sociale) e dei fattori personali (ad es. la richiesta energetica e le preferenze sociali).

La Classificazione è stata elaborata per evidenziare le abilità piuttosto che le limitazioni. Perciò come principio generale, la funzione motoria dei bambini/ragazzi che sono in grado di eseguire le funzioni descritte in ogni particolare livello, sarà probabilmente classificata a quel livello o a quello superiore; al contrario la funzione motoria dei bambini/ragazzi che non sono in grado di eseguire le funzioni di un particolare livello dovrebbero essere classificate al di sotto di quel livello.

Classificazione generale dei livelli

  • LIVELLO I - Cammino senza limitazioni
  • LIVELLO II – Cammino con limitazioni
  • LIVELLO III – Cammino con dispositivo manuale per la mobilità
  • LIVELLO IV – Spostamento autonomo con limitazioni; possibile spostamento con ausilio a motore per la mobilità
  • LIVELLO V – Trasportato con una carrozzina manuale

Gross Motor Function Classification System – Expanded and Revised (GMFCS – E & R)

PRIMA DEI 2 ANNI

LIVELLO I

I bambini si alzano e si siedono a terra con entrambe le mani libere per manipolare oggetti. Gattonano, si alzano in piedi e camminano aggrappandosi ai mobili. I bambini camminano tra 18 mesi e 2 anni di età senza necessità di alcun ausilio per la mobilità.

LIVELLO II

I bambini mantengono la posizione seduta a terra ma potrebbero necessitare dell’uso delle mani come sostegno per mantenere l’equilibrio. Strisciano o gattonano. Possono alzarsi in piedi e camminare aggrappandosi ai mobili.

LIVELLO III

I bambini mantengono la posizione seduta a terra con sostegno alla parte inferiore del tronco. Rotolano e strisciano.

LIVELLO IV

I bambini hanno il controllo del capo ma è necessario il sostegno del tronco per la posizione seduta a terra. Raggiungono rotolando la posizione supina e possono rotolare in posizione prona.

 

Le menomazioni fisiche limitano il controllo volontario del movimento. In posizione prona e in posizione seduta i bambini non sono in grado di sostenere il capo e il tronco contro gravità. Necessitano di assistenza per rotolare.

 

TRA I 2 E I 4 ANNI

LIVELLO I

I bambini mantengono la posizione seduta a terra con entrambe le mani libere per manipolare oggetti. I passaggi dalla posizione seduta a terra a quella eretta e viceversa, vengono eseguiti senza assistenza. I bambini utilizzano il cammino come modalità di spostamento preferita senza necessità di alcun ausilio per la mobilità.

LIVELLO II

I bambini mantengono la posizione seduta a terra, ma potrebbero avere difficoltà di equilibrio quando entrambe le mani vengono lasciate libere per manipolare oggetti. Il raggiungimento e il ritorno della posizione seduta vengono eseguiti senza assistenza. I bambini si portano in posizione eretta su una superficie stabile. Gattonano con schema alternato, effettuano la “navigazione costiera” aggrappandosi ai mobili e, come modalità di spostamento preferita, camminano con un ausilio per la mobilità.

LIVELLO III

A terra i bambini mantengono spesso la posizione seduta a ”w” (seduto con anche e ginocchia flesse e intraruotate) e potrebbero richiedere l'aiuto di un adulto per assumere la posizione seduta. Strisciano o gattonano (spesso senza schema crociato) come principale modalità di spostamento autonomo. I bambini possono alzarsi in piedi su una superficie stabile ed effettuare la navigazione costiera per brevi tratti. Possono camminare per brevi distanze in ambienti interni utilizzando dispositivi manuali per la mobilità (deambulatore) e assistenza per cambiare direzione e girare.

LIVELLO IV

I bambini mantengono la posizione seduta, ma non sono in grado di mantenere l'allineamento e l'equilibrio senza l'uso delle mani come supporto. Spesso necessitano di adattamenti per mantenere la posizione seduta ed eretta. Gli spostamenti per brevi tratti (all'interno di una stanza) sono effettuati attraverso il rotolamento, lo strisciamento o il gattonamento senza schema crociato.

LIVELLO V

Le menomazioni fisiche limitano il controllo volontario del movimento e l’abilità di mantenere posture antigravitarie di capo e tronco. Tutte le aree della funzionalità motoria sono limitate. Le limitazioni funzionali in posizione seduta ed eretta non sono pienamente compensate dall’uso di adattamenti e di tecnologia per l’assistenza. Al livello 5, i bambini non hanno risorse per effettuare un movimento autonomo e vengono trasportati. Alcuni bambini raggiungono una mobilità autonoma con una carrozzina elettrica con ampi adattamenti.

 

TRA I 4 E I 6 ANNI

LIVELLO I

I bambini si alzano e si siedono sulla sedia e mantengono la posizione seduta senza il supporto delle mani. Si alzano da terra e dalla posizione seduta su sedia senza la necessità di alcun supporto. I bambini camminano all’interno e all’esterno e salgono le scale. Iniziano a correre e a saltare.

LIVELLO II

I bambini stanno seduti su una seda con entrambe le mani libere per manipolare oggetti. Si alzano in piedi da terra e dalla posizione seduta su sedia, ma spesso richiedono un appoggio stabile per tirarsi o spingersi con le braccia. I bambini camminano senza la necessità di dispositivi manuali per la mobilità all’interno e, per brevi distanze e su superfici piane, all’esterno. Salgono le scale sostenendosi al corrimano, ma non sono in grado di camminare o correre.

LIVELLO III

I bambini stanno seduti su una sedia normale, ma possono richiedere un supporto pelvico o al tronco per ottimizzare la funzionalità manuale. Si siedono e si alzano da una sedia usando un appoggio stabile per tirarsi o spingersi con le braccia. Camminano con un dispositivo manuale per la mobilità su superfici piane e salgono le scale con l'assistenza di un adulto. I bambini spesso vengono trasportati quando si spostano per lunghe distanze o all’esterno su terreno irregolare.

LIVELLO IV

I bambini stanno seduti su una sedia ma necessitano di sistemi di seduta adattata per il controllo del tronco e per ottimizzare la funzionalità manuale. Si siedono e si alzano da una sedia con aiuto oppure con un appoggio stabile per tirarsi o spingersi con le braccia. Nel migliore dei casi possono camminare per brevi distanze con un deambulatore e con la supervisione di un adulto, ma hanno difficoltà a girare e a mantenere l’equilibrio su terreno irregolare. In contesto sociale i bambini vengono trasportati. Possono raggiungere uno spostamento autonomo utilizzando una carrozzina elettrica

LIVELLO V

Le menomazioni fisiche limitano il controllo volontario del movimento e l’abilità di mantenere posture antigravitarie di capo e tronco. Tutte le aree della funzionalità motoria sono limitate. Le limitazioni funzionali in posizione seduta ed eretta non sono pienamente compensate dall’uso di strumenti adattati e tecnologia per l’assistenza. Al livello 5, i bambini non hanno risorse per effettuare un movimento autonomo e vengono trasportati. Alcuni bambini raggiungono una mobilità autonoma con una carrozzina elettrica con ampi adattamenti.

 

TRA I 6 E I 12 ANNI

LIVELLO I

I bambini camminano in casa, a scuola, all’esterno e in contesto sociale. Sono in grado di salire e scendere da un marciapiede senza assistenza fisica e fare le scale senza l’utilizzo del corrimano. Eseguono abilità grosso motorie quali correre e saltare, ma velocità, equilibrio e coordinazione sono ridotti. Possono partecipare ad attività fisiche e sport, in base a scelte personali e fattori ambientali.

LIVELLO II

I bambini camminano nella maggior parte degli ambienti. Possono avere difficoltà a camminare per tragitti lunghi e a mantenere l’equilibrio su terreno irregolare, inclinato, in zone affollate, in spazi ristretti o quando hanno oggetti in mano. I bambini salgono le scale tenendosi al corrimano o, se non c’è, con assistenza fisica. All’esterno e in contesto sociale possono camminare con assistenza fisica o con un dispositivo manuale per la mobilità o usano una carrozzina quando si spostano per lunghe distanze. Nel migliore dei casi hanno minime capacità di eseguire abilità grosso motorie come correre e saltare. Le limitazioni nelle abilità grosso-motorie possono rendere necessari adattamenti per favorire la partecipazione ad attività fisiche e sport.

LIVELLO III

I bambini camminano nella maggior parte degli ambienti all’interno, usando un dispositivo manuale per la mobilità. Per la posizione seduta possono richiedere una cintura per l’allineamento pelvico e per l’equilibrio. I trasferimenti da seduto a eretto e da terra a eretto richiedono assistenza fisica di una persona o una superficie di appoggio. Quando si spostano per lunghe distanze usano una carrozzina. Possono salire e scendere le scale tenendosi ad un corrimano, con supervisione o assistenza fisica. Le limitazioni nel cammino possono rendere necessari adattamenti, come carrozzina manuale ad auto-spinta o carrozzina elettrica, per favorire la partecipazione ad attività fisiche e sport.

LIVELLO IV

I bambini usano modalità di spostamento che richiedono,

nella maggior parte degli ambienti, assistenza fisica o carrozzina elettrica. Richiedono sistemi di seduta adattati per il controllo di tronco e bacino e assistenza fisica per la maggior parte dei trasferimenti. In casa, i bambini usano gli spostamenti a terra (rotolone, striscio, gattonamento), camminano per brevi distanze con assistenza fisica o usano la carrozzina elettrica. Quando vi sono posizionati i bambini possono usare, a casa o a scuola, un deambulatore con sostegno. A scuola, all’esterno e nel contesto sociale sono trasportati in carrozzina manuale o usano una carrozzina elettrica. Le limitazioni nella mobilità rendono necessari adattamenti, come assistenza fisica e/o carrozzina elettrica, per favorire la partecipazione ad attività fisiche e sport.

LIVELLO V

In tutti gli ambienti i bambini vengono trasportati con carrozzina manuale. Hanno limitate abilità di mantenere posture antigravitarie di capo e tronco e di controllare i movimenti degli arti superiori ed inferiori. Viene utilizzata tecnologia per l’assistenza per migliorare l’allineamento del capo, la postura seduta, la statica e/o la mobilità, ma le limitazioni non sono pienamente compensate dagli adattamenti. Per i trasferimenti è richiesta l’assistenza fisica completa di un adulto. In casa, per brevi distanze, i bambini possono spostarsi a terra o essere sostenuti da un adulto. I bambini possono raggiungere lo spostamento autonomo utilizzando una carrozzina elettrica con ampi adattamenti per la posizione seduta e per l’accesso ai comandi. Le limitazioni nella mobilità rendono necessari adattamenti, come assistenza fisica e/o carrozzina elettrica, per favorire la partecipazione ad attività fisiche e sport.

 

TRA I 12 E I 18 ANNI

LIVELLO I

I ragazzi camminano in casa, a scuola, all’esterno e in contesto sociale. Sono in grado di salire e scendere dal un marciapiede senza assistenza fisica e le scale senza l’utilizzo del corrimano. Eseguono abilità grosso motorie quali correre e saltare, ma velocità, equilibrio e coordinazione sono ridotti. Possono partecipare ad attività fisiche e sport, in base a scelte personali e fattori ambientali.

LIVELLO II

I ragazzi camminano nella maggior parte degli ambienti. Fattori ambientali (come terreno irregolare o inclinato, lunghe distanze, fretta, tempo atmosferico, accettazione dai compagni) e preferenze personali influenzano le scelte di mobilità. A scuola e al lavoro i ragazzi possono camminare usando per sicurezza un dispositivo manuale per la mobilità. All’esterno e nel contesto sociale possono utilizzare una carrozzina per spostarsi su lunghe distanze. Salgono e scendono le scale tenendosi al corrimano o, se non c’è, con assistenza fisica. Le limitazioni nelle abilità grosso-motorie possono rendere necessari degli adattamenti per favorire la partecipazione ad attività fisiche e sport.

LIVELLO III

I ragazzi sono in grado di camminare usando un

dispositivo manuale per la mobilità. Rispetto ai soggetti negli altri livelli, i ragazzi nel livello 3 dimostrano maggior variabilità nelle modalità di spostamento, in base alle abilità fisiche e ai fattori ambientali e personali. Da seduti, i ragazzi possono richiedere una cintura di sicurezza per l’allineamento pelvico e l’equilibrio. I trasferimenti da seduto a eretto e da terra a eretto richiedono assistenza fisica di una persona o una superficie di appoggio. A scuola i ragazzi possono spingere da soli una carrozzina manuale o usare una carrozzina elettrica. All’esterno e nel contesto sociale vengono trasportati in carrozzina o usano una carrozzina elettrica. I ragazzi possono salire e scendere le scale tenendosi al corrimano con supervisione o assistenza fisica. Le limitazioni nel cammino possono rendere necessari degli adattamenti, come la carrozzina manuale o elettrica, per favorire la partecipazione ad attività fisiche e sport.

LIVELLO IV

Nella maggior parte degli ambienti i ragazzi usano un

dispositivo a ruote per la mobilità. Richiedono sistemi di seduta adattata per il controllo del bacino e del tronco. Per i trasferimenti è richiesta l’assistenza di 1 o 2 persone. I ragazzi possono reggere il carico sugli arti inferiori per collaborare nel trasferimento in piedi. Possono camminare all’interno per brevi distanze con assistenza fisica, usano un dispositivo a ruote per la mobilità o, se posizionati, un deambulatore con sostegno. I ragazzi sono capaci, dal punto di vista motorio, di gestire una carrozzina elettrica. Se questa non fosse disponibile o accessibile, i ragazzi vengono trasportati in carrozzina manuale. Le limitazioni della mobilità rendono necessari degli adattamenti, come assistenza fisica e/o carrozzina elettrica, per favorire la partecipazione ad attività fisiche e sport.

LIVELLO V

I ragazzi vengono trasportati in carrozzina manuale in tutti gli ambienti. Hanno limitate abilità di mantenere posture antigravitarie di capo e tronco e di controllare i movimenti degli arti superiori ed inferiori. Viene utilizzata tecnologia per l’assistenza per migliorare l’allineamento del capo, la postura seduta, la statica e la mobilità, ma le limitazioni non sono pienamente compensate dagli adattamenti. Per i trasferimenti è richiesta l’assistenza fisica di 1 o 2 persone o di un sollevatore meccanico. I ragazzi possono raggiungere lo spostamento autonomo utilizzando una carrozzina elettrica con ampi adattamenti per la posizione seduta e per l’accesso ai comandi. Le limitazioni della mobilità rendono necessari degli adattamenti, come assistenza fisica e carrozzina elettrica, per favorire la partecipazione ad attività fisiche e sport.

 

Scale Wechsler

Le scale Wechsler valutano l'abilità intellettiva generale del soggetto. Vengono usate per ottenere una valutazione completa del funzionamento intellettivo generale ed identificare soggetti con ritardi nello sviluppo cognitivo. Sono suddivise in due scale principali: la scala verbale e quella di performance, che consentono di misurare sia il QI Totale, sia separatamente il QI Verbale e il QI di Performance. Questa suddivisione consente di analizzare meglio i pattern di abilità e disabilità dei soggetti con PCI, che talvolta presentano quadri di deficit maggiore nel QI di Performance piuttosto che nel QI Verbale.

Per questo studio vengono utilizzate le seguenti scale Wechsler:

  • Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence – III. La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence – III (WPPSI-III) è una scala clinica per la valutazione delle capacità cognitive di bambini di età compresa tra i 2.6 e i 7.3 anni. È composta da 14 subtest (7 verbali, 5 di performance e 2 di velocità di processamento). I subtest possono essere principali, supplementari oppure opzionali a seconda della fascia d’età. Fornisce un Quoziente Intellettivo Totale (QIT), un Quoziente Intellettivo Verbale (QIV), un Quoziente di Velocità di processamento (QVP) per bambini nella fascia 4.0-7.3 anni e un punteggio totale di linguaggio generale (LG) 23.
  • Wechsler Intelligence Scale for Children – III. La Wechsler Intelligence Scale for Children – III (WISC-III) valuta l'abilità intellettiva di soggetti dai 6.0 ai 16.11 anni, attraverso la somministrazione di 13 subtest, selezionati per valutare diverse abilità mentali. La performance del bambino è sintetizzata in tre punteggi che forniscono una valutazione delle abilità intellettive, quali QI Totale (QIT), QI Verbale (QIV), QI di Performance (QIP), e quattro Quozienti di Deviazione Fattoriale (QDF) opzionali: Comprensione Verbale (CV), Organizzazione Percettiva (OP), Libertà dalla Distraibilità (LD) e Velocità di Elaborazione (VE) 24.

 

Leiter International Scale-Revised

La Leiter International Performance Scale – Revised25 (d’ora in avanti LEITER-R) è una scala completamente non verbale, che si compone di due batterie standardizzate: Visualizzazione e Ragionamento (VR) e Attenzione e Memoria (AM). Concepita per misurare l’intelligenza fluida di bambini e adolescenti dai 2.0 ai 18.0 anni con disturbi verbali o cognitivi, presenta molti vantaggi per la valutazione dei soggetti con difficoltà nelle prassie oro- buccali, come alcuni dei bambini affetti da PCI del campione.

Oltre a prevedere un punteggio finale indicativo dell’età mentale, offre un profilo di punti di forza e punti deboli del soggetto che diventa molto utile in fase di programmazione dell’intervento.

 

Indice di Hollingshead

L’Indice di Hollingshead richiede informazioni relative alla scuola frequentata e all’occupazione lavorativa dei genitori dei bambini del gruppo campione, i quali compilano la scheda per la raccolta dei dati socio-demografici.

I dati emersi relativi al livello di istruzione e alla professione dei genitori sono impiegati per il calcolo dell’indice di stato socio-economico (SES) utilizzando il Four Factor Index proposto da Hollingshead26  nel 1975.

Questo indice si basa su due variabili: il livello educativo/culturale e il lavoro svolto. Il livello educativo è misurato su una scala di 7 valori così costituita: Scuola Elementare (1 punto); Scuola Media Inferiore (2 punti); 2/3 anni di Scuole Superiori (3 punti); Scuola Media Superiore (4 punti); Qualche anno di Università (5 punti); Università (6 punti); Corsi/specializzazione post- Università (7 punti). La tipologia di lavoro svolto viene classificata su una scala a 9 livelli che pone le mansioni e i lavori economicamente più poveri e socialmente poco qualificanti ai livelli inferiori e le mansioni economicamente più rilevanti o socialmente più importanti ai livelli superiori.

Per il calcolo dell’Indice sintetico di Hollingshead si utilizza il seguente algoritmo: si pondera il livello educativo di ciascuno dei genitori moltiplicandolo per 3 e si calcola il lavoro di ciascuno dei genitori moltiplicandolo per 5. Successivamente, si sommano per ogni individuo i valori ponderati relativi all’educazione e al lavoro svolto. Se entrambi i genitori lavorano, si fa la media della somma dei loro indici, se invece lavora solo uno dei due genitori si usa solo il suo indice. Una volta ottenuto l’indice socio-economico dei genitori, è possibile individuare, nei 5 livelli disponibili, quello del nucleo familiare.

 

Disegno dello studio

Questo studio osservazionale ha lo scopo di indagare eventuali differenze del Comportamento Adattivo in bambini migranti e bambini italiani, all’interno della patologia Paralisi Cerebrale infantile.

Inizialmente si definisce il campione dello studio; l’unico criterio di inclusione è rappresentato dalla diagnosi di PCI. Si è deciso inoltre di analizzare le Funzioni Adattive dei soggetti con PCI in età prescolare e scolare.

Durante la composizione del campione, si è evidenziata la necessità di avere delle coppie bambino italiano e bambino migrante, costituite in base alla somiglianza di compromissione neuromotoria e all’età. In questo modo, si è tentato di eliminare possibili fattori confondenti che avrebbero influito sui risultati dello studio.

Il profilo neuromotorio di ciascun soggetto viene definito in modo oggettivo attraverso il Gross Motor Function Classification System (GMFCS).

Per definire il profilo adattivo di ogni soggetto, si somministrano le scale VABS ai genitori e si ricavano le età equivalenti dalle rispettive tabelle.

Per quanto riguarda la sezione Comunicazione delle scale VABS, si è deciso di prendere in considerazione la lingua madre di ogni bambino. Si osserva che ogni bambino migrante del campione di studio risulta comunque sottoposto a bilinguismo, in particolare i soggetti in età scolare che frequentano la Scuola Primaria con sostegno e la bambina che frequenta la Scuola dell’Infanzia.

Per evitare errori o incomprensioni causati dalle difficoltà linguistiche di alcune famiglie migranti, è stata richiesta la presenza di una mediatrice culturale durante il colloquio di somministrazione del test.

Infine si compila la scheda per la raccolta dei dati socio-demografici e per il calcolo dell’Indice di Hollingshead.

Per concludere lo studio, viene previsto anche un incontro di restituzione dei dati analizzati con i genitori dei bambini partecipanti al campione.

Il campione selezionato presso i servizi U.O.N.P.I.A. di Cinisello Balsamo, Lissone e Cusano Milanino, è stato suddiviso in coppie relazionate in base alla vicinanza di età e alla somiglianza di livello di compromissione neuromotoria, con l’intento di raccogliere dati corretti e significativi per lo studio, restringendo così la possibilità di fattori di confondimento.

Inoltre, attraverso la valutazione del Quoziente Intellettivo, si è delineato il Profilo Funzionale di ciascun soggetto del campione.

Coppie bambini migranti-italiani

MIGRANTI

ITALIANI

1. GMFCS V; età 3 anni

1. GMFCS V; età 3 anni

2. GMFCS II; età 10 anni

2. GMFCS II: età 15 anni

3. GMFCS II; età 8 anni

3. GMFCS II; età 8 anni

4. GMFCS II; età 4 anni

4. GMFCS II; età 3.7 anni

5. GMFCS V; età 9 anni

5. GMFCS V; età 7.3 anni

 

Analisi statistiche

Lo studio, durante i mesi della raccolta dei dati, si è delineato come studio di tipo osservazionale. Il campione ridotto e l’analisi qualitativa delle funzioni adattive, hanno reso poco necessarie analisi statistiche più approfondite. Sono stati effettuati dei confronti di tipo qualitativo tra le Coppie create durante la raccolta e l’analisi dei dati.

Lo strumento per la misurazione e creazione dei grafici utilizzato è stato il foglio di lavoro Office Excel.

 


20 GMFCS - E & R © Robert Palisano, Peter Rosenbaum, Doreen Bartlett, Michael Livingston, 2007 CanChild, Centre for Childhood Disability Research, McMaster University.

21 © 2001 World Health Organization, Geneva, Switzerland.

22 Carla De Conti PT, Silvana Betto PT, Alison Nutbrown PT, Annamaria Salghetti MD, 2010. "E. Medea” Scientific Institute, Conegliano Research Centre, Conegliano (TV) Italy, www.emedea.it GMFCS - E & R © Robert Palisano, Peter Rosenbaum, Doreen Bartlett, Michael Livingston, 2007 CanChild Centre for Childhood Disability Research, McMaster University GMFCS © Robert Palisano, Peter Rosenbaum, Stephen Walter, Dianne Russell, Ellen Wood, Barbara Galuppi, 1997 CanChild Centre for Childhood Disability Research, McMaster University (Reference: Dev Med Child Neurol 1997;39:214-223).

23 Wechsler D., WPPSI-III (Manuale, adattamento italiano), Ed. Giunti O.S., 2010.

24 Wechsler D., WISC-III (Manuale, adattamento italiano), Ed. Giunti O.S., 2006.

25 Roid, Gale; Miller, Lucy; Pomplun, Mark; Koch, Chris (2013). Leiter International Performance Scale- Third Edition. Wood Dale: Stoelting. p.1

26 Hollingshead A.B, Four Factor Index of Social Status, Yale University, Department of Sociology, New Haven, 1975.

 

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