Gioco
Il gioco è un'attività umana che coinvolge una o più persone in un'esperienza ludica, divertente e spesso competitiva. Il gioco può essere praticato per scopi diversi, come il divertimento, l'apprendimento, la socializzazione, lo sviluppo fisico e mentale, la sfida e la creatività.
Il gioco può assumere diverse forme, tra cui:
- Giochi di società: giochi che si svolgono all'interno di un tavolo, come gli scacchi, il monopoli o il gioco dell'oca.
- Giochi all'aria aperta: giochi che si svolgono all'aperto, come il calcio, il basket o il gioco della corda.
- Giochi di ruolo: giochi che coinvolgono l'interpretazione di personaggi immaginari, come il gioco di carte Magic the Gathering o il gioco di ruolo Dungeons & Dragons.
- Giochi elettronici: giochi che si svolgono attraverso l'uso di dispositivi elettronici, come i videogiochi, i giochi per computer o i giochi per smartphone.
Il gioco può essere influenzato da diversi fattori, come l'età, il sesso, la cultura, la personalità, l'interesse e la motivazione. Il gioco può avere benefici per la salute fisica e mentale, come il miglioramento della coordinazione, della memoria, dell'attenzione e della creatività. Inoltre, il gioco può essere utilizzato come strumento educativo per insegnare concetti complessi, come la matematica, la scienza e la storia.
Lo studio del gioco ha portato alla formulazione di diverse teorie del gioco, tra cui:
- Teoria dell'attività ludica: questa teoria sostiene che il gioco è un'attività spontanea e naturale che consente agli individui di esprimere la loro creatività, la loro fantasia e le loro emozioni.
- Teoria della competizione: questa teoria sostiene che il gioco è un'attività competitiva che consente agli individui di sviluppare la loro abilità, la loro strategia e la loro capacità di problem-solving.
- Teoria dell'apprendimento: questa teoria sostiene che il gioco è un'attività educativa che consente agli individui di apprendere nuove conoscenze, abilità e comportamenti.
Il gioco può essere migliorato attraverso la pratica, la competizione, la sfida e l'uso di tecnologie avanzate. Inoltre, il gioco può essere utilizzato come strumento per promuovere la cooperazione, la socializzazione e la solidarietà.
In sintesi, il gioco è un'attività umana che coinvolge una o più persone in un'esperienza ludica, divertente e spesso competitiva. Il gioco può assumere diverse forme e può essere praticato per scopi diversi, come il divertimento, l'apprendimento, la socializzazione, lo sviluppo fisico e mentale, la sfida e la creatività. Il gioco può essere influenzato da diversi fattori, come l'età, il sesso, la cultura, la personalità, l'interesse e la motivazione. Il gioco può avere benefici per la salute fisica e mentale e può essere utilizzato come strumento educativo e per promuovere la cooperazione, la socializzazione e la solidarietà.
Il gioco in neuropsicomotricità
Il gioco in neuropsicomotricità è un'attività terapeutica che utilizza il gioco come strumento per favorire lo sviluppo neuropsicomotorio dei bambini e dei ragazzi in difficoltà. Questo tipo di gioco viene utilizzato principalmente in ambito riabilitativo, per aiutare i bambini a superare difficoltà motorie, cognitive, emotive e relazionali.
Il gioco in neuropsicomotricità può assumere diverse forme, a seconda delle esigenze del bambino o del ragazzo. Alcuni esempi di giochi utilizzati in neuropsicomotricità includono:
- Giochi di movimento: giochi che coinvolgono il movimento del corpo, come la corsa, il salto, la danza o il gioco della statua.
- Giochi di equilibrio: giochi che coinvolgono l'equilibrio del corpo, come il camminare sui tacchi, sulle punte dei piedi o sul bordo di una linea.
- Giochi di manipolazione: giochi che coinvolgono la manipolazione di oggetti, come i puzzle, i mattoncini o le costruzioni in legno.
- Giochi di coordinazione: giochi che coinvolgono la coordinazione tra le diverse parti del corpo, come il lancio e la presa di una palla o il gioco con i cerchi.
Il gioco in neuropsicomotricità può essere utilizzato per raggiungere diversi obiettivi terapeutici, come migliorare la coordinazione motoria, l'equilibrio, la percezione spaziale, la memoria, l'attenzione e la socializzazione. Inoltre, il gioco in neuropsicomotricità può essere utilizzato per aiutare i bambini a superare difficoltà emotive e relazionali, come l'ansia, la timidezza, la difficoltà di relazione con gli altri o la bassa autostima.
Lo studio del gioco in neuropsicomotricità ha portato alla formulazione di diversi approcci terapeutici, tra cui:
- Approccio globale: questo approccio mira a favorire lo sviluppo neuropsicomotorio del bambino attraverso un lavoro globale sul corpo, la mente e le emozioni. Questo approccio utilizza il gioco come strumento per stimolare la creatività, la fantasia e l'immaginazione del bambino.
- Approccio psicomotorio: questo approccio mira a favorire lo sviluppo neuropsicomotorio del bambino attraverso un lavoro specifico sulla coordinazione motoria, l'equilibrio, la percezione spaziale e la memoria. Questo approccio utilizza il gioco come strumento per migliorare le abilità motorie del bambino.
- Approccio relazionale: questo approccio mira a favorire lo sviluppo neuropsicomotorio del bambino attraverso un lavoro specifico sulla relazione con gli altri. Questo approccio utilizza il gioco come strumento per migliorare le abilità sociali e relazionali del bambino.
Il gioco in neuropsicomotricità può essere praticato da professionisti specializzati, come i neuropsicomotricisti, che utilizzano il gioco come strumento terapeutico per favorire lo sviluppo neuropsicomotorio dei bambini e dei ragazzi in difficoltà.
In sintesi, il gioco in neuropsicomotricità è un'attività terapeutica che utilizza il gioco come strumento per favorire lo sviluppo neuropsicomotorio dei bambini e dei ragazzi in difficoltà. Il gioco in neuropsicomotricità può assumere diverse forme e può essere utilizzato per raggiungere diversi obiettivi terapeutici, come migliorare la coordinazione motoria, l'equilibrio, la percezione spaziale, la memoria, l'attenzione e la socializzazione. Il gioco in neuropsicomotricità può essere praticato da professionisti specializzati, come i neuropsicomotricisti, che utilizzano il gioco come strumento terapeutico per favorire lo sviluppo neuropsicomotorio dei bambini e dei ragazzi in difficoltà.
-
DISORDINI DI ALIMENTAZIONE E DEGLUTIZIONE IN ETA’ PEDIATRICA Roma 24 e 25 giugno 2011
“LE COMPETENZE NECESSARIE PER TRATTARE I DISORDINI DI ALIMENTAZIONE E DEGLUTIZIONE IN ETA’ PEDIATRICA (0 – 16) ANNI”
[Data]Roma 24 e 25 giugno 2011
[Obiettivi]
La
... -
Il Gioco come rispecchiamento terapeutico - Palermo - 15,16 Ottobre
Il Gioco come rispecchiamento terapeutico - Palermo - 15,16 Ottobre
Programma:
Sabato 15 Ottobre:14:30—19:30: INTRODUZIONE ALLO SVILUPPO INFANTILE
- Lo studio dello sviluppo del bambino nei suoi termini storici e nei suoi principali contenuti con particolare attenzione alla
-
Corso di Acquaticità di base - 28 01 2011 - Lodi
Titolo del corso: CORSO DI ACQUATICITà DI BASE
Data Inizio: 28 01 2011Obiettivi: fORMAZIONE DI BASE PER ATTIVITà PSICOMOTORIA E DI BENESSERE IN ACQUA (GRUPPI GENITORE/ BAMBINO DA 0 A 36 MESI - GESTANTI - ACQUATICITà IN ETà PRESCOLARE E SCOLARE - ACQUATICITà PER ADULTI - RILASSAMENTO -
... -
Avrei bisogno di sapere se ci sono terapiste che hanno il titolo feurstein e che lavorano a como o provincia. E' per una bambina di 7 anni dislessica
Buongiorno a tutti,
sono una terapista della neuroepsicomotricità dell'età evolutiva. Avrei bisogno di sapere se ci sono terapiste che hanno il titolo feurstein e che lavorano a como o provincia. E' per una bambina di 7 anni dislessica. Inoltre la stessa bambina potrebbe avere bisogno di un aiuto compiti un paio d'ore al giorno. Un aiuto che non si limiti ai compiti.. ma che includa
... -
Il bambino con disturbi del linguaggio Roma 19 e 20 maggio 2011
“Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc e disprassia verbale. Valutazione e progetto riabilitativo”
[Data]
... -
La rieducazione delle funzioni facio-oro-deglutitorie Torino 13 e 14 maggio 2011
La rieducazione delle funzioni facio-oro-deglutitorie. Respirare, sentire, succhiare, masticare, deglutire, fonare e articolare
[Data]Torino 13 e 14 maggio
... -
Il bambino con disturbi del linguaggio: Firenze 6 marzo 2011
“Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl (dsl con dmc). Valutazione e trattamento riabilitativo”
[Data] Firenze 6 marzo
... -
Gioco come strumento di valutazione /trattamento nei disturbi comunicativi linguistici - Roma 4 e 5 marzo
Gioco come strumento di valutazione /trattamento nei disturbi comunicativi linguistici
[Data]Roma 4 e 5 marzo 2011
[Obiettivi]RAZIONALE - Il disordine
... -
La pratica Psicomotoria: il metodo Aucouturier
“La Pratica Psicomotoria educativa e preventiva è una pratica che accompagna le attività ludiche del bambino. E’ concepita come un percorso di maturazione che favorisce il passaggio “dal piacere di agire al piacere di pensare”… “ Credo che non sia possibile parlare di educazione della prima infanzia senza considerare lo ‘sviluppopsicomotorio '. Il bambino matura a partire dall’esperienza
... -
Pratica Psicomotoria parametri di osservazione
La Psicomotricità è una disciplina relativamente giovane e poco conosciuta; nata dall’incontro di diverse discipline, ha molteplici orientamenti. Proprio per questo motivo è difficile trovare dei parametri d’osservazione comuni alle diverse metodologie. La Psicomotricità ha preso su di sé il compito di unificare il dualismo cartesiano “ Mente” “Corpo” ponendosi l’obiettivo di considerare la
... -
La Pratica Psicomotoria educativa e preventiva
“La Pratica Psicomotoria educativa e preventiva è una pratica che accompagna le attività ludiche del bambino. E’ concepita come un percorso di maturazione che favorisce il passaggio “dal piacere di agire al piacere di pensare”… “ (1)
Credo che non sia possibile parlare di educazione della prima infanzia senza considerare lo ‘sviluppo psicomotorio '. Il bambino matura a partire
... -
Linee guida per l'autismo
Premessa
Le conoscenze in merito al disturbo autistico si sono modificate in modo drammatico nelle ultime due decadi: il dibattito scientifico e culturale in tema di autismo si è sviluppato molto sia in termini di nuove acquisizioni, che di collaborazione e confronto tra Università, Servizi, Istituzioni e Famiglie, che su questa grave patologia tendono a finalizzare le loro
... -
Modello DIR ® e FLOOR TIME ™
I bambini devono essere compresi mettendosi dalla parte delle loro specifiche capacità di sviluppo, del modo in cui processano le esperienze e le informazioni, e del tipo di relazioni, funzionali
... -
LA PEDAGOGIA RELAZIONALE DEL LINGUAGGIO (PRL) NELL’OSSERVAZIONE DEL BAMBINO - 6 novembre 2010
[Titolo del corso]LA PEDAGOGIA RELAZIONALE DEL LINGUAGGIO (PRL) NELL’OSSERVAZIONE DEL BAMBINO
[Data Inizio]6 novembre 2010 (una giornata)
[Obiettivi]Il corso comprende una breve introduzione teorica alla Pedagogia Relazionale del Linguaggio illustrata da un caso clinico nonché un approfondimento teorico e clinico del ruolo
... -
La rieducazione delle funzioni facio-oro-deglutitorie. Respirare, sentire, succhiare, masticare, deglutire, fonare e articolare - 25 e 26 febbraio 2011
[Titolo del corso]La rieducazione delle funzioni facio-oro-deglutitorie. Respirare, sentire, succhiare, masticare, deglutire, fonare e articolare. Un percorso teorico-pratico attraverso le modalità di valutazione e le tecniche riabilitative delle funzioni facio-oro-deglutitorie
[Data] 25 e 26 febbraio
... -
La sindrome da deficit attentivo con iperattività (ADHD) in fisiopatologia della comunicazione. Aggiornamenti in tema di etiologia, diagnosi, prognosi e terapia
La sindrome da deficit attentivo con iperattività (ADHD)
... -
Evoluzione della motricità
La maturazione del sistema nervoso nel periodo postnatale e, in particolare, la mielinizzazione del fascio piramidale, abbinato all’organizzazione progressiva delle percezioni estero e propriocettive, libera il neonato da uno stato di dipendenza totale. C’è un momento decisivo nello sviluppo del bambino che è quello del primo atto volontario cosciente; è il
... -
Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc .La valutazione e il progetto riabilitativo - 11 e 12 ottobre 2010
[Data ]11 e 12 ottobre 2010
[Obiettivi]
Nell’ambito della popolazione infantile si è rilevato, negli ultimi anni, un significativo aumento di soggetti con disturbi disprassici, che compromettono la capacità di organizzarsi
... -
IL GIOCO IN TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA
IL GIOCO IN TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA
Docenti: Massimo Caserini, Francesca Minotti e Serafina Secchi
...
sede: Roma
date: 6 novembre e 11/12 dicembre 2010
ECM: 20 per TNPEE
Destinatari: Terapisti della -
Il modello DIR e la sua applicazione nel trattamento dell’Autismo - 13 e 14 Novembre 2010 Torino
Il MODELLO DIR (Developmental-Individual difference-Relationship) è un approccio evolutivo, creato da Stanley Greenspan e Serena Wieder, che si basa sulla creazione di relazioni emotive significative promotrici di sviluppo e
... -
Mutismo Selettivo (precedentemente Mutismo Elettivo)
Caratteristiche diagnostiche
- A) La caratteristica fondamentale del Mutismo Selettivo è la persistente incapacità di parlare in situazioni sociali specifiche (per es. a scuola, coi compagni di gioco) quando ci si aspetta che si parli, mentre in altre situazioni parlare risulta possibile.
- B) L'anomalia interferisce con i risultati scolastici o lavorativi o con la
-
Conclusioni "Abilitazione NeuroPsicomotoria"
Nell'applicazione delle tecniche neuromotorie, dobbiamo ricordarci dell'aspetto relazionale della motricità, cioè quanto di cognitivo e di affettivo c'è nell'azione, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo. Quindi non ci possiamo limitare solo all'applicazione di una metodica di tipo neuromotorie, ma è necessario come complemento un'educazione psicomotoria, che considera non soltanto il
... -
Metodo Bobath
Il metodo si basa su principi neuroevolutivi come:
- un bambino normale non acquisisce semplicemente una tappa dello sviluppo una dopo l'altra, ma le sovrappone e le integra, per esempio in un bambino affetto da paralisi cerebrale la perfezione di un
-
Domanda abbreviazione TNPEE
faccio un'appello urgente a chiunque è così gentile da seguirmi e consigliarmi nella ricerca della domanda di abbreviazione in TNPEE...
questa domanda è uscita a firenze
... -
Percorsi annuali sulla relazione d’aiuto e sull’educazione psicomotoria, oltre ad approfondire con laboratori, stage esperienziali e incontri teorico-pratici, diversi nodi tematici attuali
STUDIO DI PSICOTERAPIA E PRATICA PSICOMOTORIA
Via Bertelli 16 – 20127 MILANO – TELEFONO: 02.26142259
e.mail :
... -
Interazione sociale e gioco nell' autismo
Interazione sociale e gioco nell' autismo: crediti ecm per tutte le categorie sanitarie. Benevento, 16 e 17 luglio 2010. Info 3468027266 0815790743 e-mail
...Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per -
Cresciamo in armonia
La psicomotricità
Interventi di armonizzazione, prevenzione ed educazione psicomotoria
... -
Aspetti dell’esperienza emozionale ed affettiva negli ipovedenti
Sull’esperienza emozionale ed affettiva degli ipovedenti un’attenzione particolare è stata dedicata al problema dell’espressine facciale delle emozioni e più in generale della competenza dell’ipovedente nell’utilizzare e decodificare la comunicazione non verbale. Sono state pure indagate le relazioni affettive primarie all’interno della famiglia e del gruppo di appartenenza
... -
Il corpo come precursore psichico - 29 / 30 Maggio Reggio Calabria
Il corpo come precursore psichico - 29 - 30 Maggio Reggio Calabria/ 19,20 Giugno Palermo
[Obiettivi]Quando si parla di apprendimento, vengono comunemente utilizzati
... -
Il corpo come precursore psichico -19 / 20 Giugno Palermo
Il corpo come precursore psichico - 29 - 30 Maggio Reggio Calabria/ 19,20 Giugno Palermo
[Obiettivi]Quando si parla di apprendimento, vengono comunemente utilizzati
... -
Il ricavato della 15° edizione di "StrAlessandria" sarà destinato per una borsa lavoro di un anno per un neuropsicomotricista presso l’Ospedale Infantile Cesare Arrigo
Eventi: Si
... -
Psicomotricità. Educazione e prevenzione - La progettazione in ambito socioeducativo
Luisa Formenti (a cura di), Gli altri autori
...
Psicomotricità. Educazione e prevenzione
La -
La Terapia Multisistemica in Acqua (TMA)
Vorrei parlarvi di una nuova tecnica molto utile per bambini autistici e/o con disturbi della relazione e comunicazione.
La Terapia Multisistemica in
... -
IL CORPO ASSENTE 2a edizione 12-13 marzo 2010
IL CORPO ASSENTE 2a edizione 12-13 marzo 2010
GIORNATE DI STUDIO
promosse in collaborazione con Erickson editore e con la cooperativa «Il Ponte», di Rovereto – patrocinate dal Comune di Rovereto e da
... -
STUDIO DI PRATICA PSICOMOTORIA
Sono una psicomotricista con gran esperienza nel settore e sto cominciando a informarmi per creare uno spazio di gioco e pratica psicomotoria secondo l'indirizzo di
... -
DIVERSI APPROCCI TERAPEUTICI - Schema corporeo: trattamento
Le stimolazioni di cui abbisogna il soggetto con insufficiente schema corporeo possono essere ritrovate all’interno di varie tipologie terapeutiche.
Una di queste, per molti aspetti, è senz’altro l’IPPOTERAPIA.
Il cavallo già di per sè rappresenta una presenza viva che è in grado di sollecitare sentimenti ed emozioni intense quali gioia, serenità, paura,
... -
Il gioco in terapia neuropsicomotoria: dall'osservazione del bambino, alla costruzione del gioco condiviso - Gennaio - Febbraio - Marzo - 2010 - Milano
IL GIOCO IN TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA: DALL'OSSERVAZIONE DEL BAMBINO, ALLA COSTRUZIONE DEL GIOCO CONDIVISO)
Il gioco in terapia neuropsicomotoria: dall'osservazione del bambino, alla costruzione del gioco condiviso - Gennaio - Febbraio - Marzo - 2010 - Roma
IL GIOCO IN TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA: DALL'OSSERVAZIONE DEL BAMBINO, ALLA COSTRUZIONE DEL GIOCO CONDIVISO)
Master 0-3 - Crescere con il movimento - L’osservazione e la cura del bambino da 0 a 3 anni - gennaio-dicembre 2010
MASTER 0-3
...
-
Corso annuale sull’intervento psicomotorio di base secondo il metodo di Anne-Marie Wille - 16 gennaio 2010
[Titolo del corso]CORSO ANNUALE SULL’INTERVENTO PSICOMOTORIO DI BASE secondo il metodo di Anne-Marie Wille
[Data Inizio]Sabato 16 gennaio 2010
[Obiettivi]Proporre un metodo psicomotorio da integrare al proprio
... -
INTRODUZIONE - Il “Medium Sonoro” come strumento per sollecitare il movimento e sostenere l’interazione nella pratica neuropsicomotoria
In questo lavoro viene sottolineata l’importanza del “medium sonoro” come facilitatore del movimento nella pratica Neuropsicomotoria, partendo dalla constatazione che l’elemento sonoro entra a far parte della vita umana sin dall’ambiente
... -
Il Corpo e il suo Linguaggio - Il corpo come strumento sonoro
Nei primi mesi di vita, il movimento del neonato, è generalizzato, spezzettato, caotico, non finalizzato; non ha il significato di azione sul mondo esterno degli oggetti, ma è reazione riflessa a sensazioni indifferenziate e non localizzate sul corpo.
...
Esso più che elemento “impressivo”( azione sull’esterno), è elemento “espressivo”, espressione di uno stato tonico di -
Il Sincronismo tra suono e movimento
L’atto motorio, possibile grazie all’energia vitale presente in ogni essere animale, partecipa all’azione comunicativa. Infatti il movimento,energia cinetica, produce vibrazioni, suoni, rumori, da quelli corporei, a quelli prodotti grazie all’azione esercitata con eventuali oggetti.
Uno dei mezzi per favorire l’attenzione sul “sesto senso” (ossia la sensibilità propriocettiva) è
... -
Suono: facilitatore del movimento
In una maniera più o meno evidente, tutti noi abbiamo delle “aree di creatività” ivi compreso, ben inteso, anche le persone con disturbi del movimento: recitazione, senso musicale, capacità grafiche, pittoriche…Alcune di
... -
"Medium sonoro": supporto nella pratica Neuro-psicomotoria
Dunque, un elemento che viene introdotto da alcuni terapisti per sostenere l’evoluzione del gioco è proprio l’accompagnamento del motivo musicale, il quale più specificamente, può contribuire alla conquista di importanti obiettivi:
- facilitare la comparsa del gioco simbolico nei bambini con ritardo mentale, accrescendo e stimolando le capacità di base: attenzione,
-
Master in annuale in “ Autismo e disturbi Pervasivi dello sviluppo. Valutazione e Intervento Cognitivo e Comportamentale”.
- Direzione scientifica e didattica: Prof.ssa Flavia Caretto, Prof. Roberto Militerni
-
Laboratorio di aggiornamento professionale sulla formazione corporea - 28 NOVEMBRE 2009 - ANUPITOSCANA
LABORATORIO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE SULLA FORMAZIONE CORPOREA
...
ANUPITOSCANA - 28 NOVEMBRE 2009 - Villa La Stella VIA JACOPONE DA TODI, 12 - -
Seminario di studio - ASCOLTO E CONTATTO psicomotricità al nido - 7 NOVEMBRE 2009
Seminario di studio - ASCOLTO E CONTATTO psicomotricità al nido - 7 NOVEMBRE 2009
... -
Disturbi dell'Attenzione
I disturbi dell’attenzione possono essere temporanei come la disattenzione, la distrazione, la distraibilità, o strutturali come aprosessia.
- La disattenzione è una riduzione temporanea dell’attenzione dovuta a stanchezza fisica o mentale.” A questo proposito possiamo fare la semplice rilevazione che soggetti giovani o anche meno giovani, davanti ad una play
-
L' Università degli Studi di Milano
sito web: www.unimi.it
... -
La Storia della Pratica Psicomotoria: fonte di esperienza per giungere alla concezione di una Terapia d’aiuto in gruppo
La Storia della Pratica Psicomotoria: fonte di esperienza per giungere alla
... -
Il gruppo - Educazione Neuropsicomotoria e il setting di Neuro e Psicomotricità
La neuropsicomotricità: un intervento d’azione attraverso l’azione
... -
Il gioco è la cultura dei bambini, apre la porta alla vita sociale: fantasia, socializzazione, collaborazione.
L' uomo: "alla ricerca di sè attraverso il gruppo"
Appagati i bisogni
... -
Il Bambino e il Gruppo: Excursus storico
“L’esperienza vissuta dilata la vita portandola a una nuova dimensione”
Nulla accade per
... -
Il gruppo: definizioni, tipi e dinamiche
I capitolo "Andare verso la gente"
Oggi quando parliamo di gruppo a cosa ci riferiamo?
Sono state proposte varie
... -
Tappe fondamentali dello sviluppo neuropsicomotorio riferito ad un’età compresa tra i 0 -12 mesi.
Qui sotto è riportata una tabella delle tappe fondamentali
... -
Test di Appercezione Tematica per Bambini (C.A.T.)
IL CAT è un metodo di indagine della personalità attraverso lo studio delle differenze individuali nella percezione di stimoli standardizzati, che in questo caso corrispondono a rappresentazioni di animali.
-
Questionario sullo Sviluppo Comunicativo e Linguistico
E' un questionario di valutazione dello sviluppo della comunicazione e del linguaggio nei primi anni di vita.
...
Questo test, in ambito diagnostico e clinico, può essere utilizzato come strumento di screening per controlli a carattere epidemiologico, pediatrico e di monitoraggio su campioni a rischio (nel caso, ad esempio, di soggetti prematuri, dismaturi, o con basso peso alla -
Inibizione Psicomotoria
L'inibizione è una modalità del bambino di porsi nei confronti della realtà, del mondo esterno, caratterizzata dal ritiro, dalla chiusura, dal "guardare da lontano", piuttosto che dall'agire e trasformare la realtà per conoscerla, lasciarne una propria traccia e anche lasciarsi trasformare da essa.
Il bambino inibito può avere desideri a lui nascosti, che non riesce a far
-
Osservazione del I° caso affetto da Emiplegia
Osservazione d'ingresso del I. caso
Dall'anamnesi personale si rileva una probabile sofferenza perinatale. (Q.I. 73)
...
La bambina deambula autonomamente con piede dx in equino dinamico, effettua tutti i passaggi posturali mostrando una preferenza dell'emilato Sx: afferra gli oggetti con la mano Sx ed utilizza la Dx esclusivamente come appoggio (a Sx la prensione e di tipo pinza -
Emiplegia - Elenco di: aree d'Intervento, Metodologie, Obiettivi.
Emiplegia - Elenco di: aree d'Intervento, Metodologie, Obiettivi.
La presenza dei colori rappresenta il dato utilizzato X Per il I. Caso -
Intervento terapeutico indicato per emiplegia
Disordine funzionale
- Povertà e imprecisione d'informazioni (da un emisoma)
- Patternss motori poveri e stereotipati (di un emisoma)
- Esclusione di un emisoma dal comportamento neuromotorie, esplorativo e conoscitivo.
Intervento
... -
L'intervento NeuroPsicomotorio nelle Paralisi Cerebrale Infantile
L'attitudine di iniziare l'intervanto riabilitativo in epoche precoci ha certamente migliorato la prognosi dei bambini con PCI, sia per quanto riguarda il raggiungimento di migliori livelli d'autonomia, sia per quanto riguarda la prevenzione delle deformità e quindi degli interventi chirurgici La tecnica del problem solving
Per risolvere i problemi posti dal bambino è utile che l'educatore utilizzi la tecnica del problem solving (risoluzione del problema) che consiste nell' affrontare un qualsiasi problema posto, suddividendo tale problema nei suoi stadi principali ed analizzandoli singolarmente passo passo, nel seguente modo:
- ESPOSIZIONE: Qual è il problema?
- SOLUZIONE: Quali soluzioni
-
Autonomie Personali
- Mio figlio non vuole vestirsi da solo.
- Quando dobbiamo uscire, ci fa perdere tempo e puntaulmente facciamo tardi agli appuntamenti.
Molte volte i genitori pongono questi quesiti.
Le domande che bisognerebbe porsi di fronte a questi interrogativi, secondo il mio parere, sono:
- Della richiesta del genitore, quanto è stato recepito dal
-
Riflessioni - La Comunicazione non Verbale
Nella pratica psicomotoria viene costantemente messa in gioco la persona e le sue emozioni, i sentimenti, i pensieri, espressi in particolar modo attraverso il corpo. La comunicazione non verbale è propria del bambino, in modo inconscio, quanto del terapista, che deve essere consapevole dei messaggi che invia a questo livello oltre che saper ricevere quelli del bambino.
La scelta di
... -
La pratica terapeutica della comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale risulta lo strumento, per lo più inconscio, attraverso cui il bambino, soprattutto quello piccolo, riesce a comunicare desideri, bisogni, frustrazioni e tutto quello che è per lui emozione. Questa espressione del bambino è ascoltata, percepita dal terapista che a sua volta ne fa il mezzo con cui comunicare e rimandare alcuni significati al bambino
... - La Produzione Fonica nella Comunicazione Non Verbale ...
-
In terapia neuropsicomotoria si deve tener conto dell’uso degli oggetti
Il termine deriva dal latino obiectum cioè cosa gettata contro, posta innanzi.[11]
«L’oggetto è ciò che è posto innanzi ai sensi ed alla mente: in esso si realizza la mediazione tra corpo e ambiente, ciò che rende tangibile all’uomo la sua presenza nel mondo e rende questo accessibile e trasformabile».[12]
Una terapia
... -
Il Tempo in Terapia Neuropsicomotoria
La parola tempo deriva dalla radice latina tempusnel significato di tagliare, ossia divisione del tempo, ed è definito come lo spazio
... -
Lo Spazio in Terapia Neuropsicomotoria
Lo spazio è definito come quell'entità illimitata ed indefinita in cui sono contenuti i corpi, che muovendosi tessono le interazioni tra i corpi stessi
... -
Si è spento Domenica 6 aprile 2008 a Hyeres (Francia) il Professor Andrè Lapierre.
La notizia solleva l’inevitabile dolore da parte di tutte le persone che lo hanno conosciuto o incontrato durante la sua intensa attività in Italia tra gli anni 70 e 90. Un uomo straordinario che ha saputo dare un contributo notevole al mondo educativo e terapeutico,
... -
Il Disegno in Terapia Psicomotoria
II disegno rappresenta uno strumento d'indagine di fondamentale importanza: l'attività grafo-espressiva costituisce, infatti, un mezzo di espressione immediato e congeniale, attraverso il quale il bambino elabora e rappresenta, come nel gioco, le proprie esigenze affettive e le modalità di rapporto con il mondo circostante. In relazione a ciò, sia la forma grafica che il contenuto possono
... -
Lo Sviluppo Neuro e Psicomotorio
L’impostazione psico-cinetica dello sviluppo motorio di Jean Le Boulch differisce da quella di
... -
La terapia neuropsicomotoria in acqua:la presa in carico e il progetto terapeutico - inizio 22 giugno / 09 novembre 2013 - Milano
La terapia neuropsicomotoria in acqua:la presa in carico e il progetto terapeutico
Date:
- 1°incontro