Linguaggio
Il linguaggio è il sistema di comunicazione umana che utilizza simboli (come le parole) e regole grammaticali per trasmettere informazioni e significati tra gli individui. Il linguaggio è un elemento fondamentale della cultura e della società umana, e permette agli individui di interagire, condividere conoscenze, sviluppare pensiero critico e creatività.
Il linguaggio può essere classificato in diverse categorie, tra cui:
- Linguaggio verbale: il linguaggio che avviene attraverso parole e frasi pronunciate o scritte. Il linguaggio verbale può essere formale o informale, diretto o indiretto, e può includere la lingua madre o lingue straniere.
- Linguaggio non verbale: il linguaggio che avviene attraverso l'espressione facciale, il contatto visivo, i gesti, la postura e altri segnali non verbali. Il linguaggio non verbale può trasmettere informazioni sullo stato emotivo, l'atteggiamento e l'intenzione della persona.
- Linguaggio del corpo: il linguaggio che avviene attraverso i movimenti del corpo, come la danza, l'arte, la mimica e il teatro. Il linguaggio del corpo può trasmettere informazioni sulle emozioni, le esperienze e le idee.
- Linguaggio tecnologico: il linguaggio che avviene attraverso l'uso di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, come i social media, i videogiochi e i software. Il linguaggio tecnologico può trasmettere informazioni e significati in modo rapido, efficiente e globale.
Il linguaggio è un processo complesso che coinvolge la codifica di informazioni da parte del mittente, la trasmissione di queste informazioni attraverso un canale e la decodifica di queste informazioni da parte del destinatario. Il linguaggio può essere influenzato da diversi fattori, come la cultura, la lingua, l'educazione, l'età, il sesso, la personalità e lo stato emotivo.
Lo studio del linguaggio ha portato alla formulazione di diverse teorie del linguaggio, tra cui:
- Teoria generativista: questa teoria sostiene che il linguaggio è innato e che gli esseri umani hanno una predisposizione biologica per imparare il linguaggio. Secondo questa teoria, il cervello umano è dotato di una "grammatica universale" che consente di acquisire e utilizzare qualsiasi lingua.
- Teoria sociolinguistica: questa teoria sostiene che il linguaggio è influenzato dalla cultura, dalla società e dalle relazioni sociali. Secondo questa teoria, il linguaggio è uno strumento di potere e di identità sociale, e può essere utilizzato per esprimere appartenenza a un gruppo o per discriminare e marginalizzare altri gruppi.
- Teoria cognitivista: questa teoria sostiene che il linguaggio è un processo cognitivo complesso che coinvolge la percezione, l'attenzione, la memoria e il pensiero critico. Secondo questa teoria, il linguaggio è influenzato dal contesto in cui avviene e dalle esperienze precedenti dell'individuo.
Il linguaggio può essere migliorato attraverso la pratica, l'ascolto attivo, la consapevolezza delle proprie abilità linguistiche e l'apprendimento di nuove lingue. Inoltre, il linguaggio può essere utilizzato come strumento per promuovere la comprensione interculturale e la pace.
In sintesi, il linguaggio è il sistema di comunicazione umana che utilizza simboli e regole grammaticali per trasmettere informazioni e significati tra gli individui. Il linguaggio può essere classificato in diverse categorie e può essere influenzato da diversi fattori, come la cultura, la lingua, l'educazione, l'età, il sesso e lo stato emotivo. Lo studio del linguaggio ha portato alla formulazione di diverse teorie del linguaggio, tra cui la teoria generativista, la teoria sociolinguistica e la teoria cognitivista. Il linguaggio può essere migliorato attraverso la pratica, l'ascolto attivo e l'apprendimento di nuove lingue, e può essere utilizzato come strumento per promuovere la comprensione interculturale e la pace.
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“Il metodo di Zora Drežančić: l’età scolare” Milano 28 e 29 ottobre 2011
“Il metodo di ZoraDrežančić: l’età scolare”
Milano, Lloyd Hotel, Corso Porta Romana 48
28-29 ottobre 2011
Docenti:
Consuelo
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Tumori Cerebrali, nei bimbi subito valutazione sviluppo neurocognitivio
(ASCA) - Roma, 10 giu - Prima della chirurgia, del trattamento chemioterapico e della radioterapia, nei bambini affetti da tumore cerebrale e' fondamentale un esame neuropsicologico al fine di individuare precocemente deficit cognitivi e pianificare tempestivamente interventi riabilitativi personalizzati. E' quanto emerge da uno studio condotto dalle dottoresse Laura Iuvone e Laura Peruzzi,
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Il bambino con disturbi del linguaggio salerno 23 e 24 ottobre 2011
Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc e disprassia verbale
Salerno 23 e 24 ottobre 2011
Grande Hotel Salerno
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Studio di Riabilitazione Neuropsicomotoria e Logopedica - Latina
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Settimana Intensiva Formativa-Educativa - 25 07 2011 - Giarre - Catania - Sicilia
Settimana Intensiva Formativa-Educativa
Data Inizio: 25 07 2011
Obiettivi: relazionali, sociali, psicomotori, psicologici, neurolinguistici.
Programma: Lo studio di Psicopedagogia Clinica "K. Lorenz" di Giarre organizza una settimana intensiva rivolta a bambini dai 3 ai 14 anni, con disturbi del
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La (C.A.A) Comunicazione Aumentativa e Alternativa negli Interventi in Età Evolutiva - 01 10 2011 - Trapani
La (C.A.A) Comunicazione Aumentativa e Alternativa negli Interventi in Età Evolutiva
Data Inizio: 01 10 2011
Obiettivi:
Comunicazione Aumentativa Alternativa. Seminario introduttivo gratuito - 26 maggio 2011 - Cava de' Tirreni - Salerno
Comunicazione Aumentativa Alternativa. Seminario introduttivo gratuito - 26 maggio 2011 - Cava de' Tirreni - Salerno
Comunicazione Aumentativa
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4^ Conferenza Italiana sulla Comunicazione Aumentativa ed Alternativa 12 – 14 maggio 2011 - NAPOLI
4^ Conferenza Italiana sulla Comunicazione Aumentativa ed Alternativa 12 – 14 maggio 2011 - NAPOLI
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Palazzo Dei Congressi - STAZIONE MARITTIMA - Molo Angioino - -
Il bambino con disturbi del linguaggio Padova 14 e 15 novembre
“Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc e disprassia verbale”
Padova 14 e 15 novembre 2011 -Best Westen
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Il disturbo specifico di linguaggio - 27 05 2011 - Marche - Macerata
Il disturbo specifico di linguaggio
Data Inizio:27 05 2011
Obiettivi: Il Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL) riguarda una
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Il metodo di Zora Drežančić: la prima infanzia Bari 20 e 21 maggio 2011
“Il metodo di Zora Drežančić: la prima infanzia”
Bari 20 e 21 maggio 2011 -Palace Hotel, Via Francesco Lombardi 13
Docenti:
- Prof. Mirella
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Gioco come strumento di valutazione /trattamento nei disturbi comunicativi linguistici Pisa 21-22 ot
[Titolo del corso]Gioco come strumento di valutazione /trattamento nei disturbi comunicativi linguistici
[Data]21 e 22 ottobre 2011
CREDITI 15
[Relato
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Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Carmela Giordano, Psicomotricista, TNPEE
Premessa
Un argomento come la comunicazione, studiato ed approfondito da diverse discipline, racchiude in sé il desiderio e la volontà dell’essere umano di
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LE FORME SPASTICHE - La tetraplegia, La diplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche), L'emiplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche)
La tetraplegia
Nelle forme tetraparetiche il disturbo del tono e del movimento è di solito molto grave, interessa in egual modo sia gli arti inferiori che quelli superiori e si rende manifesto fin dalla nascita.Lo sviluppo posturo-motorio presenta un notevole ritardo e la prognosi è sfavorevole. Sono frequenti i disturbi visivi ( agnosia visiva, paralisi di sguardo, strabismo e
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PROBLEMATICHE GRAMMATICALI NEI BAMBINI CON DISTURBI EVOLUTIVI DEL LINGUAGGIO Roma 7 e 8 ottobre 2011
[Titolo del corso]
CORSO DI 2° LIVELLO
PROBLEMATICHE GRAMMATICALI NEI BAMBINI CON DISTURBI EVOLUTIVI DEL LINGUAGGIO. VALUTAZIONE E SELEZIONE DEGLI OBIETTIVI: dalla teoria alla
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Padroni del tempo Padroni dello spazio - 05 03 2011 - Cosenza
Titolo del corso: Padroni del tempo Padroni dello spazio - Seminario pratico di espressione corporea
Data Inizio: 05 03 2011
Obiettivi: Per gli operatori
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Padroni del tempo Padroni dello spazio - 07 05 2011 - Cosenza
Titolo del corso: Padroni del tempo Padroni dello spazio - Seminario pratico di espressione corporea
Data Inizio: 07/05/2011
Obiettivi: Per gli operatori
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Ciclo di seminari CSeRIM "La pratica clinica nell'insufficienza mentale. Esperienze a confronto" - Marche - Macerata - febbraio - maggio 2011
Ciclo di seminari CSeRIM "La pratica clinica nell'insufficienza mentale. Esperienze a confronto"
Data Inizio: 25 febbraio, 25 marzo, 15 aprile, 6 maggio 2011
Obiettivi: Il Centro Studi e Ricerche Insufficienza Mentale (CSeRIM) lavora dal 2007 sulla problematica della disabilità mentale. Con questo evento formativo vuole porre l’attenzione,
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Work Shop Autismo - La costruzione del progetto di vita per la persona affetta da sindrome autistica - Agrigento - 26/07 Febbraio
Work Shop Autismo - La costruzione del progetto di vita per la persona affetta da sindrome autistica - Agrigento - 26/27 Febbraio
Programma:
Sabato 26: 14:30—16:30
Dal modello operativo cognitivo comportamentale al progetto di vita; Comportamento NV e Verbale:
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Siamo una famiglia Italiana residente in Portogallo con un bambino che presenta un disturbo specifico del linguaggio espressivo-ricettivo accompagnato da un ritardo psicomotorio. Cerchiamo una neolaureata per una breve esperienza professionale di 3-6 mesi
Descrizione dell’offerta di lavoro: Siamo una famiglia Italiana residente in Portogallo con un bambino che presenta un disturbo specifico del linguaggio espressivo-ricettivo accompagnato da un ritardo psicomotorio. Cerchiamo una neolaureata che abbia interesse ad unire una breve esperienza professionale di 3-6 mesi alla scoperta di un nuovo paese.
Prestazione
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Convegno - PAROLA E AZIONE: UNA PROSPETTIVA NEUROSCIENTIFICA SUL LINGUAGGIO - 2 aprile 2011 - Milano
INTRODUZIONE AL CONVEGNO - Una delle più straordinarie e recenti scoperte delle Neuroscienze, studiata ormai in tutto il mondo per le sue rivoluzionarie
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Sto cercando Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva a Roma con cui collaborare, in regime libero-professionale, in previsione dell'apertura di un nuovo centro clinico
Descrizione dell’offerta di lavoro: Salve sono una psicologa psicoterapeuta, mi occupo di valutazioni neuropsicologiche in età evolutiva, in particolare nell'ambito dei disturbi del linguaggio e dell'apprendimento. Per offrire assistenza multidisciplinare in questo campo sto progettando l'apertura di un centro clinico privato a Roma, in un mio locale con più ambienti.
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A -
Il metodo di Zora Drežančić: la prima infanzia - Sassari 13 e 14 maggio
Il metodo di Zora Drežančić: la prima infanzia
[Data] Alghero 13 e 14 maggio 2011
[Obiettivi]RAZIONALE - La formazione si rivolge a quelle figure che
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Richiesta informazioni su scuola media
Buongiorno a tutti,
non so se questro è il sito giusto al quale richiedere questo tipo di informazione...
Sono la zia di una bambina di 11 anni che purtroppo presenta un ritardo psicomotorio.
La bimba nonostante stia frequentando regolarmente la scuola elementare del suo paese con diversi sostegni, attualmente ha ancora precchie difficoltà per quanto riguarda la
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“Il metodo di Zora Drežančić: l’età prescolare”
“Il metodo di Zora Drežančić: l’età prescolare”
[Data]Bari data da definire
[Obiettivi]Razionale - La formazione si rivolge a quelle figure che nella
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Il bambino con disturbi del linguaggio Roma 19 e 20 maggio 2011
“Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc e disprassia verbale. Valutazione e progetto riabilitativo”
[Data]
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LE PROBLEMATICHE DELLA MORFO-SINTASSI NEI DISTURBI EVOLUTIVI DEL LINGUAGGIO Pisa 8 e 9 aprile 2011
LE PROBLEMATICHE DELLA MORFO-SINTASSI NEI DISTURBI EVOLUTIVI DEL LINGUAGGIO
[Data]Pisa 8 e 9 aprile 2011
[Obiettivi]
Il corso vuole fornire un
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Il metodo di Zora Drežančić: la prima infanzia Bari 20 e 21 maggio
Il metodo di ZoraDrežančić: la prima infanzia
[Data]Bari 20 e 21 maggio 2011
[Obiettivi] Il bambino con disturbi del linguaggio: Firenze 6 marzo 2011
“Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl (dsl con dmc). Valutazione e trattamento riabilitativo”
[Data] Firenze 6 marzo
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Gioco come strumento di valutazione /trattamento nei disturbi comunicativi linguistici - Roma 4 e 5 marzo
Gioco come strumento di valutazione /trattamento nei disturbi comunicativi linguistici
[Data]Roma 4 e 5 marzo 2011
[Obiettivi]RAZIONALE - Il disordine
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La pratica Psicomotoria: il metodo Aucouturier
“La Pratica Psicomotoria educativa e preventiva è una pratica che accompagna le attività ludiche del bambino. E’ concepita come un percorso di maturazione che favorisce il passaggio “dal piacere di agire al piacere di pensare”… “ Credo che non sia possibile parlare di educazione della prima infanzia senza considerare lo ‘sviluppopsicomotorio '. Il bambino matura a partire dall’esperienza
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La Pratica Psicomotoria educativa e preventiva
“La Pratica Psicomotoria educativa e preventiva è una pratica che accompagna le attività ludiche del bambino. E’ concepita come un percorso di maturazione che favorisce il passaggio “dal piacere di agire al piacere di pensare”… “ (1)
Credo che non sia possibile parlare di educazione della prima infanzia senza considerare lo ‘sviluppo psicomotorio '. Il bambino matura a partire
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Linee guida per l'autismo
Premessa
Le conoscenze in merito al disturbo autistico si sono modificate in modo drammatico nelle ultime due decadi: il dibattito scientifico e culturale in tema di autismo si è sviluppato molto sia in termini di nuove acquisizioni, che di collaborazione e confronto tra Università, Servizi, Istituzioni e Famiglie, che su questa grave patologia tendono a finalizzare le loro
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Modello DIR ® e FLOOR TIME ™
I bambini devono essere compresi mettendosi dalla parte delle loro specifiche capacità di sviluppo, del modo in cui processano le esperienze e le informazioni, e del tipo di relazioni, funzionali
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Il metodo di Zora Drežančić: la prima infanzia - Torino - 18 e 19 febbraio 2011
Il metodo di ZoraDrežančić: la prima infanzia - Torino 18 e 19 febbraio 2011
RAZIONALE
La formazione si rivolge a quelle figure che nella pratica professionale affrontano la gamma di problemi
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Balbuzie: una rete per un programma - 29 ottobre 2010 - Napoli
Un interessante seminario su uno dei disturbi del linguaggio sempre più presente nella nostra società.
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Il 29 ottobre, dalle ore 16.00 alle ore 18.30, presso il II Policlinico di Napoli edificio 13 ORL, -
LA PEDAGOGIA RELAZIONALE DEL LINGUAGGIO (PRL) NELL’OSSERVAZIONE DEL BAMBINO - 6 novembre 2010
[Titolo del corso]LA PEDAGOGIA RELAZIONALE DEL LINGUAGGIO (PRL) NELL’OSSERVAZIONE DEL BAMBINO
[Data Inizio]6 novembre 2010 (una giornata)
[Obiettivi]Il corso comprende una breve introduzione teorica alla Pedagogia Relazionale del Linguaggio illustrata da un caso clinico nonché un approfondimento teorico e clinico del ruolo
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WorkShop ABA - W.S.A.B.A. VERBAL BEHAVIOUR FRANCESCA DEGLI ESPINOSA (BCABA) - 28 02 2011
Data Inizio: 28 02 2011
Obiettivi: WORKSHOP I - Curriculum Base: Introduzione all'analisi applicata del comportamento, insegnamento alla comunicazione e gestione dei comportamenti problema. Rivolto... a 60 partecipanti,...si terrà il : 28/2-1/3-e 2/3 2011
Programma: Introduzione, Principi
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Le problematiche della morfo-sintassi nei disturbi evolutivi del linguaggio - 18 e 19 marzo 2011
[Data ] 18 e 19 marzo 2011
[Obiettivi] Le difficoltà dell’acquisizione della morfo-sintassi sono molto diffuse nelle patologie comunicativo-linguistiche dell’età evolutiva e spesso hanno un impatto drammatico e duraturo sullo sviluppo delle abilità comunicative dei bambini che ne sono colpiti. Il corso intendo proporre un approccio al trattamento dei
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Il mondo intersoggettivo del bambino (2° edizione) - "Bambini con bisogni speciali" l'unicità del profilo del bambino come punto di partenza per un viaggio interattivo sulla scala dello sviluppo - 29 10 2010- Milano
Data Inizio:29 10 2010
Obiettivi:“Bambini con bisogni speciali” è un'espressione coniata da Stanley Greenspan e Serena Wieder. Ci permette di andare oltre le categorie
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Autismo ed altre comunicopatie nel contesto dei disturbi dello sviluppo - 04 12 2010 - Verona
Data Inizio: 04 12 2010
Obiettivi: Fornire moderni aggiornamenti in tema di intervento multidisciplinare nell'autismo
Programma
Sabrina BushOre 8.30 Accoglienza dei partecipanti
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Ore 8.50 Saluti delle autorità
Ore 9.00 AUTISMO E DISTURBI DELLO SVILUPPO: UN INQUADRAMENTO GENERALE. Mario Castagnini
Ore 9.15 LO SVILUPPO DELLA COSCIENZA DEL SE’, -
La sindrome da deficit attentivo con iperattività (ADHD) in fisiopatologia della comunicazione. Aggiornamenti in tema di etiologia, diagnosi, prognosi e terapia
La sindrome da deficit attentivo con iperattività (ADHD)
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Integrazione sensoriale, di Cindy Hatch-Rasmussen
Integrazione Sensoriale
Cindy Hatch-Rasmussen, M.A., OTR/L
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Therapy Northwest, P.C. -
Aree corticali motorie
A livello cerebrale esistono quattro aree fondamentali deputate al controllo volontario: la corteccia motoria, la corteccia premotoria, l’area supplementare del lobo frontale e la corteccia parietale posteriore.
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Il Metodo Drezancic nel trattamento dei DSL e della disprassia verbale. Primo programma audiofonopsicomotorio: fascia d’età 6 mesi - 3 anni - 19 e 20 novembre 2010
[Data]
19 e 20 novembre 2010
[Obiettivi]
Il metodo creativo, stimolativo, riabilitativo della comunicazione orale e scritta con le strutture musicali della Dr.Sci Z. Drezancic nasce nel 1965 essenzialmente per la rieducazione
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Il metodo Zora Drezancic: l’età prescolare - 19 e 20 novembre 2010
[Data ]19 e 20 novembre 2010
[Obiettivi]
La formazione si rivolge a quelle figure che nella pratica professionale affrontano la gamma di problemi connessi ai disturbi del linguaggio e dell’apprendimento.Il ritardo del
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Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc .La valutazione e il progetto riabilitativo - 11 e 12 ottobre 2010
[Data ]11 e 12 ottobre 2010
[Obiettivi]
Nell’ambito della popolazione infantile si è rilevato, negli ultimi anni, un significativo aumento di soggetti con disturbi disprassici, che compromettono la capacità di organizzarsi
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Le problematiche della morfo-sintassi nei disturbi evolutivi del linguaggio - 1 e 2 ottobre 2010
[Data ]1 e 2 ottobre 2010
[Obiettivi]
Le difficoltà dell’acquisizione della morfo-sintassi sono molto diffuse nelle patologie comunicativo-linguistiche dell’età evolutiva e spesso hanno un impatto drammatico e duraturo
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Le problematiche della morfo-sintassi nei disturbi evolutivi del linguaggio - 17 e 18 settembre 2010
[Data] 17 e 18 settembre 2010
[Obiettivi]
Le difficoltà dell’acquisizione della morfo-sintassi sono molto diffuse nelle patologie comunicativo-linguistiche dell’età evolutiva e spesso hanno un impatto drammatico e duraturo sullo
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Il metodo Zora Drezancic: la prima infanzia - 10 e 11 settembre 2010
[Data ] 10 e 11 settembre 2010
[Obiettivi]
La formazione si rivolge a quelle figure che nella pratica professionale affrontano la gamma di problemi connessi ai disturbi del linguaggio e dell’apprendimento. Il ritardo del linguaggio
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CONVEGNO: DALL'AZIONE ALLA PAROLA
CONVEGNO: DALL'AZIONE ALLA PAROLA
RELATORI : Dott. Claudio Ambrosini - Dott.ssa Maria Cristina Arcelloni - Dott.ssa Magnifico Elisabetta - Dott.ssa Paola Savini - Dott. Andrea Savini - TNPEE - Dott.ssa Gloria Airaghi (Logopedista ) - Dott.ssa Paola
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Il modello DIR e la sua applicazione nel trattamento dell’Autismo - 13 e 14 Novembre 2010 Torino
Il MODELLO DIR (Developmental-Individual difference-Relationship) è un approccio evolutivo, creato da Stanley Greenspan e Serena Wieder, che si basa sulla creazione di relazioni emotive significative promotrici di sviluppo e
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autismo e arteterapia:utilizzo di maschere e burattini in riabilitazione 09 OTTOBRE 2010
DHARMA CENTER.
Scopo del corso è quello di fornire al logopedista allo psicomotricista e all’educatore, validi e innovativi strumenti conoscitivi su procedure e tecniche di riabilitazione che, tenendo conto della globalità dell'individuo, aiutino lo stesso a tirar fuori tutta la sua capacità espressiva. L'utilizzo di tecniche innovative quali la costruzione e
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Mutismo Selettivo (precedentemente Mutismo Elettivo)
Caratteristiche diagnostiche
- A) La caratteristica fondamentale del Mutismo Selettivo è la persistente incapacità di parlare in situazioni sociali specifiche (per es. a scuola, coi compagni di gioco) quando ci si aspetta che si parli, mentre in altre situazioni parlare risulta possibile.
- B) L'anomalia interferisce con i risultati scolastici o lavorativi o con la
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Bibliografia - Abilitazione neuropsicomotoria
- AMIEL-TSON C., GRANIEL A. : Valutazione neurologica del neonato e del lattante. Masson, Milano, 1981.
- BOBATH B.,BOBATH K., Lo sviluppo motorio nei diversi tipi di paralisi cerebrale . ed.Libraria Scientifica, Milano1976
- BOTTOS M., Paralisi Cerebrale Infantile: diagnosi precoce e trattamento tempestivo. Milano: Libreria Scientifica Ed., 1987.
- BOTTOS M.,
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Ti serve aiuto per la Tesi?
Sei preoccupato/a perché non ti hanno ancora assegnato la tesi o non sai da dove cominciare? Hai in mente un argomento ma non sai come svilupparlo, dove cercare le fonti o come presentare i primi capitoli al relatore?
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Cresciamo in armonia
La psicomotricità
Interventi di armonizzazione, prevenzione ed educazione psicomotoria
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Problematiche nell’apprendimento del linguaggio nel bambino ipovedente
I più recenti studi di psicologia evolutiva sottolineano la capacità che il neonato ha fin dai primi giorni di vita di orientarsi verso fonti di stimolazione visiva, e nei primi mesi, di conoscere l’immagine di un oggetto che si sposta.
Il contatto visivo tra madre e bambino costituisce un canale di comunicazione fondamentale ed il primo scambio preverbale tra loro. Altre modalità di
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Elaborazione dei dati spaziali e sviluppo cognitivo degli ipovedenti
L’ipovisione ha una notevole incidenza su tutto ciò che concerne all’elaborazione cognitiva dello spazio, sia che si tratti delle acquisizioni sensomotorie elementari sia delle rappresentazioni simboliche di più alto livello. Queste difficoltà derivano dalle caratteristiche dei due sistemi percettivi che prendono in carico la conoscenza dello spazio: l’ udito e il tatto.
L’ udito è
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Comorbidità e necessità di diagnosi e terapie a 360 gradi
Credo che si possa affermare che ogni quadro di comunicopatia riferibile ad un più o meno esteso danno a carico del sistema nervoso centrale, porti in sé, e quindi rappresenti, quasi sempre più di una delle prototipie patologiche descritte nel catalogo nosologico foniatrico logopedico:
- Disfonie o turbe della vociferazione
- Dislalie o alterazioni della
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Sindrome da delezione 22q11
La Sindrome da delezione di 22q11.2 è una malattia causata dalla delezione di un pezzo del cromosoma 22. Avviene vicino al centromero ed è situata in 22q11.2. Colpisce 1 ogni 4.000 nati vivi.
Le caratteristiche e i risultati della sindrome variano ampiamente e possono colpire vari organi e sistemi, tutti ricollegabili in qualche modo alle regioni anatomiche di
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SISTEMA PECS - COME MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO - 28 maggio 2010 - Pavia
[Data Inizio]“28 maggio 2010”
[Obiettivi]
Fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in fase di: COMUNICAZIONE NELL'AMBITO DEI DISTURBI DELLO SPETTRO ACUSTICO ED ALTRI DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE E DELLA RELAZIONE ED IN TUTTE LE PATOLOGIE CON
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Approccio psicolinguistico alla patologia del linguaggio - 7 maggio 2010 - Napoli
Approccio psicolinguistico alla patologia del linguaggio - 7 maggio 2010 - Napoli
Il linguaggio può essere considerato un comportamento adattivo in quanto strumento essenziale per la
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SISTEMA PECS - COME MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO - 16/04/2010 - Genova
“SISTEMA PECS – COME MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO”
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Autismo. Attualità in diagnosi e terapia
Nel corso degli ultimi anni sono cambiate molte conoscenze e posizioni nei confronti dell’autismo, anche se in misura e con modalità diverse a seconda delle culture delle singole persone, dei diversi operatori sanitari, delle differenti esperienze maturate in base ai maggiori o minori risultati ottenuti, nonché a seconda dei diversi orientamenti e preferenze di diagnosi e terapie da
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Intervento Foniatrico Integrato nel trattamento dell'autismo
L’autismo è una patologia della comunicazione particolarmente complessa, definibile per mezzo di pochi ed essenziali elementi di inquadramento diagnostico, ma che esprime attraverso numerosi e differenti quadri clinici, e che soprattutto riconosce una grande molteplicità di cause.
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Molti luoghi comuni ai quali credono in molti ancora oggi, costituiscono una forte limitazione alle -
Psicomotricità. Educazione e prevenzione - La progettazione in ambito socioeducativo
Luisa Formenti (a cura di), Gli altri autori
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Psicomotricità. Educazione e prevenzione
La -
SISTEMA PECS - COME MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO - 26/03/2010 - Capua
“SISTEMA PECS – COME MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO”
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SISTEMA PECS - COME MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO - 18 MARZO 2010 - Roma
SISTEMA PECS – COME MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO”
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IL CORPO ASSENTE 2a edizione 12-13 marzo 2010
IL CORPO ASSENTE 2a edizione 12-13 marzo 2010
GIORNATE DI STUDIO
promosse in collaborazione con Erickson editore e con la cooperativa «Il Ponte», di Rovereto – patrocinate dal Comune di Rovereto e da
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Lo Spazio - Movimento e Spazio
Non è facile definire il concetto di spazio, tuttavia, la concezione più comune è quella che fa riferimento alla geometria secondo la quale lo spazio è un insieme ideale di coordinate spaziali. Sappiamo bene quanto sia importante lo spazio per l’uomo; la ricerca e conquista di spazi è alla base della sopravvivenza e l’evoluzione della specie si è verificata anche grazie ai continui
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Lo Sviluppo dei Rapporti Spaziali
Non è possibile parlare di spazio senza parlare di corpi e oggetti; tutte le relazioni spaziali sono riferite a corpi e oggetti, al loro volume, allo spazio che occupano e ai loro spostamenti. Dopo aver descritto le tappe dello sviluppo psicomotorio e il modo in cui il bambino scopre e conquista gli spazi in cui vive, facciamo un breve riferimento ad
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Diagnosi pre-natale - Sindrome di Down
Diagnosi pre-natale - Sindrome di Down
È possibile una diagnosi pre-natale tramite amniocentesi: si può vedere al cariotipo l’evidente anomalia del cromosoma. All’ecografia fetale ci possono essere alcuni segni di probabilità:
- il femore, in rapporto alla lunghezza delle altre ossa, è molto corto
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TERAPIA PSICOMOTORIA - Schema corporeo: trattamento
Un certo complesso di tecniche usate in psicomotricità svolge un ruolo importante nell’integrazione dello schema corporeo. Bisogna sottolineare l’importanza della relazione che si instaura tra paziente ed operatore. Il bambino va scoprendo una propria identità, e questo avviene quando riesce ad integrare il corpo come parte di sè, lo accetta e gli dà significato. Ciò può verificarsi solo in
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DIVERSI APPROCCI TERAPEUTICI - Schema corporeo: trattamento
Le stimolazioni di cui abbisogna il soggetto con insufficiente schema corporeo possono essere ritrovate all’interno di varie tipologie terapeutiche.
Una di queste, per molti aspetti, è senz’altro l’IPPOTERAPIA.
Il cavallo già di per sè rappresenta una presenza viva che è in grado di sollecitare sentimenti ed emozioni intense quali gioia, serenità, paura,
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VALUTAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO - I disturbi dello schema corporeo
Generalmente per valutare lo schema corporeo viene richiesto al bambino di denominare le varie parti del corpo su di sé, sull’altro e su una bambola o anche di disegnare la figura umana. Queste prove ci informano sulla conoscenza del corpo che ha il bambino; però bisogna tener presente che questa conoscenza è dovuta all’insegnamento ricevuto e quindi può esserci anche un apprendimento
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LATERALITA’ E LATERALIZZAZIONE - Evoluzione dello schema corporeo
Nell’evoluzione dello schema corporeo è integrata la lateralità che è anche connessa
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IL VISSUTO CORPOREO - Concetto di "schema" e di "immagine"
La comparsa della malattia o l'esperienza di essa fa emergere, in tutte le persone, sentimenti e pensieri non sempre consapevoli che modificano il rapporto individuale sia con il mondo esterno che con se stessi.
La persona umana quando è ammalata lo è nella sua totalità, pertanto reagisce anche affettivamente a qualunque modificazione del suo stato fisiologico di base: la malattia
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CENNI STORICI - Concetto di "schema" e di "immagine"
Il concetto di schema corporeo è molto utilizzato in campo riabilitativo ed educativo. E’ un concetto importante nello sviluppo di un individuo e nell’organizzarsi del suo agire, ma è anche un concetto ambiguo. Nel corso del tempo ha via via coagulato vari significati fino al punto che oggi con difficoltà riesce ad essere racchiuso in un’unica definizione.
Nasce nell’800 all’interno
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PREMESSA - Immagine di sè e schema corporeo
Tesi di Laurea di: ...
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CONVEGNO: L'INVIO IN TERAPIA PSICOMOTORIA DEL BAMBINO CON DISTURBI DEL LINGUAGGIO. Presentazione degli strumenti valutativi specifici e dell'intervento psicomotorio nella fascia di età 3-5 anni - 16 ottobre 2010
CONVEGNO: L'INVIO IN TERAPIA PSICOMOTORIA DEL BAMBINO CON DISTURBI DEL LINGUAGGIO
Presentazione degli strumenti valutativi specifici e dell'intervento psicomotorio nella fascia
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La Dimensione Spaziale in Terapia - Le categorie analogiche
“Incontrare l’altro è incontrare una sensazione tattile (la pelle), ma anche e soprattutto incontrare un contatto con il movimento dell’altro. Da questo contatto può nascere un’armonia o una disarmonia, secondo se l’altro avrà mantenuto o meno la capacità di percepire e di scambiare…”. (Aucouturier - Lapierre, La simbologia del movimento)
Lo
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L’ICF e la riabilitazione in età evolutiva - 18 e 19 dicembre 2009 - Bologna
[Titolo del corso]
L’ICF e la
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INTRODUZIONE - Il “Medium Sonoro” come strumento per sollecitare il movimento e sostenere l’interazione nella pratica neuropsicomotoria
In questo lavoro viene sottolineata l’importanza del “medium sonoro” come facilitatore del movimento nella pratica Neuropsicomotoria, partendo dalla constatazione che l’elemento sonoro entra a far parte della vita umana sin dall’ambiente
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Luoghi sonori prima della nascita: utero culla delle prime note del rigo della vita
Per troppo tempo l'immagine che ci siamo fatti del nascituro corrispondeva ad un “esserino” che vive protetto dall'utero materno, che quasi come uno scrigno lo
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Il Corpo e il suo Linguaggio - Il bambino, il suo corpo
La prima fondamentale scoperta che il bambino fa è quella del corpo. Ciò avviene attraverso una scrupolosa investigazione delle parti del proprio corpo: un mese, porta le mani alla bocca, due mesi, comincia a
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Il Corpo e il suo Linguaggio - Il corpo come strumento sonoro
Nei primi mesi di vita, il movimento del neonato, è generalizzato, spezzettato, caotico, non finalizzato; non ha il significato di azione sul mondo esterno degli oggetti, ma è reazione riflessa a sensazioni indifferenziate e non localizzate sul corpo.
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Esso più che elemento “impressivo”( azione sull’esterno), è elemento “espressivo”, espressione di uno stato tonico di -
Suono: facilitatore del movimento
In una maniera più o meno evidente, tutti noi abbiamo delle “aree di creatività” ivi compreso, ben inteso, anche le persone con disturbi del movimento: recitazione, senso musicale, capacità grafiche, pittoriche…Alcune di
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Lo stimolo sonoro come semplice segnale
Sostenere il concetto di visione globale dell’individuo, non deve essere confuso con proposte terapeutiche generiche. Ma al contario richiede che il terapista, nel momento dell’interazione con il soggetto, rivolga la sua attenzione ai fattori neurologici, cognitivi, emotivi, che concorrono allo sviluppo del soggetto e al suo adattamento all’ambiente. Per esempio, se osserviamo il salto a
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Conclusioni - Neuropsicomotricità e “medium sonoro”
E dunque, acquistando particolare significatività la precocità dell'esperienza sonora nel suo significato biologico-relazionale e, la connotazione che l'elemento sonoro assume nell'ambito
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Master in annuale in “ Autismo e disturbi Pervasivi dello sviluppo. Valutazione e Intervento Cognitivo e Comportamentale”.
- Direzione scientifica e didattica: Prof.ssa Flavia Caretto, Prof. Roberto Militerni
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Sindrome di Asperger
Sindrome di Asperger, o Disturbo di Asperger. È un quadro clinico caratterizzato da disturbi dell'interazione sociale e da un repertorio di attività ed interessi limitato, ripetitivo e stereotipato. Nel complesso, il quadro clinico è molto simile a quello dell'Autismo Infantile, da cui si differenzia per una minore intensità della sintomatologia (soprattutto per quel che riguarda il
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PEP-3 Profilo Psicoeducativo terza edizione
Cosa è
Il PEP-3, Profilo Psicoeducativo terza edizione, è l’ultima revisione di quello che da oltre 20 anni è riconosciuto come il più rigoroso e efficace strumento per
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Disprassia
Indica un deficit nell'organizzazione del movimento. Abitualmente, la Disprassia riguarda l'organizzazione motoria nel suo complesso, configurando un quadro di maldestrezza, definita anche goffaggine, che investe sia la motricità grossolana (correre, saltare, arrampicarsi) che quella fine (costruire, incastrare, avvitare). Il deficit che è alla base della disprassia è simile a quello che
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Approccio Terapeutico nelle Sindrome di Prader Willi
L'ipotalamo svolge un ruolo importante nella regolazione dell'appetito, nella sensibilità al dolore, nella temperatura corporea e nel ciclo sonno/veglia, tutte attività che nei pazienti affetti da PWS possono risultare alterate. Esso influenza inoltre le emozioni e la memoria a breve termine. Le conseguenze comportamentali di queste anomalie, tuttavia non si manifestano clinicamente fino
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Fenotipo Comportamentale - La sindrome di Prader Willi (PWS)
La sindrome di Prader-Willi comprende varie caratteristiche psicologiche e comportamentali. Nelle prime fasi dell'infanzia si verifica un ritardo dello sviluppo psicomotorio e verbale. I disturbi della motricità grossolana, della coordinazione e dell'equilibrio si protraggono per tutta l'infanzia. I problemi maggiori di linguaggio consistono soprattutto in errori di vario tipo
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Bibliografia - Il disturbo specifico del linguaggio (DSL)
Bibliografia - Il disturbo specifico del linguaggio (DSL)
- Hoff, Erika (2005). Language Development. Belmont: Wadsworth. ISBN
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Il disturbo specifico del linguaggio (DSL)
Il disturbo specifico del linguaggio (DSL)
Il disturbo specifico del linguaggio (DSL) è un disturbo evolutivo del
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RITARDO MENTALE secondo il DSM-IV: definizione, forme di ritardo e cause
Il Ritardo Mentale secondo il DSM-IV * - Definizione
Nel DSM-5 il termine ‘ritardo mentale’ è stato ufficialmente sostituito da ‘disabilità intellettiva
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Area di Wernicke
Area di Wernicke
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Area di Broca e area di WernickeL' area di Wernicke è una parte dell'emisfero sinistro del cervello le cui funzioni sono