Comunicazione
La comunicazione è il processo di trasmissione di informazioni da un individuo o un gruppo a un altro individuo o gruppo. La comunicazione può avvenire attraverso vari mezzi, tra cui il linguaggio verbale e non verbale, la scrittura, l'arte e i media. La comunicazione è essenziale per la vita quotidiana e per il funzionamento delle società.
La comunicazione può essere classificata in diverse categorie, tra cui:
- Comunicazione verbale: la comunicazione che avviene attraverso il linguaggio parlato o scritto. La comunicazione verbale può essere diretta o indiretta, formale o informale, e può includere parole, tono di voce, intonazione e gesti.
- Comunicazione non verbale: la comunicazione che avviene attraverso il linguaggio del corpo, l'espressione facciale, il contatto visivo e altri segnali non verbali. La comunicazione non verbale può trasmettere informazioni sullo stato emotivo, l'atteggiamento e l'intenzione della persona.
- Comunicazione interpersonale: la comunicazione tra due o più persone. La comunicazione interpersonale può avvenire in diversi contesti, come la famiglia, il lavoro o la scuola, e può essere influenzata dalla cultura, dalle norme sociali e dalle relazioni personali.
- Comunicazione di massa: la comunicazione a un vasto pubblico attraverso mezzi come la televisione, la radio, i giornali e i social media. La comunicazione di massa può influenzare le opinioni, le attitudini e i comportamenti delle persone.
La comunicazione è un processo complesso che coinvolge la codifica di informazioni da parte del mittente, la trasmissione di queste informazioni attraverso un canale e la decodifica di queste informazioni da parte del destinatario. La comunicazione efficace richiede la capacità di ascoltare, comprendere e rispondere alle informazioni trasmesse.
La comunicazione può essere influenzata da diversi fattori, tra cui la cultura, la lingua, l'educazione, l'età, il sesso e lo stato emotivo. La comprensione di questi fattori è essenziale per una comunicazione efficace. La comunicazione può essere migliorata attraverso la pratica, l'ascolto attivo e la consapevolezza delle proprie abilità di comunicazione.
In sintesi, la comunicazione è il processo di trasmissione di informazioni da un individuo o un gruppo a un altro individuo o gruppo. La comunicazione può avvenire attraverso vari mezzi, tra cui il linguaggio verbale e non verbale, la scrittura, l'arte e i media. La comunicazione è essenziale per la vita quotidiana e per il funzionamento delle società e può essere influenzata dai fattori culturali, linguistici, educativi, di età, di sesso e di stato emotivo. La comunicazione efficace richiede la capacità di ascoltare, comprendere e rispondere alle informazioni trasmesse.
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I GESTI CHE CURANO - LES GESTES QUI SOIGNENT - 4, 5, 6 aprile 2014 - Milano
Presentazione
L’iniziativa prende le mosse dal Congresso ANUPI di Riva del Garda dello scorso anno nel quale erano presenti colleghi francesi che
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Corso Introduttivo sul Modello DIR - 24 / 25 maggio 2014 - Roma
Corso Introduttivo sul Modello DIR
Data Inizio: 24 05 2014
Altre Date: 25 Maggio
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Workshop introduttivo sull’Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour (ABA-VB) - 24 maggio 2014 - Trapani
Workshop introduttivo sull’Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour (ABA-VB)
Data Inizio: 24 05 2014
Tipologia Formativa: Convegni e
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Workshop introduttivo sull’Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour (ABA-VB) - 10 maggio 2014 - Campobasso
Workshop introduttivo sull’Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour
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Workshop introduttivo sull’Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour (ABA-VB) - 18 aprile 2014 - Viterbo
Workshop introduttivo sull’Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour (ABA-VB)
Data Inizio: 18 04 2014
Tipologia Formativa: Convegni e
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Ciclo di formazione personale in psicomotricità - marzo - giugno 2014 - Bologna
CICLO DI FORMAZIONE PERSONALE IN PSICOMOTRICITA'
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Il modello di trattamento D.I.R / Floortime per i disturbi dello spettro autistico - 09 / 10 maggio 2014 - Roma
Il modello di trattamento D.I.R / Floortime per i disturbi dello spettro autistico
Data Inizio: 09 05 2014
Altre Date: 10 Maggio 2014
Tipologia
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Avviso pubblico per incarico libero professionale ad un neuropsicomotricista presso la S.C. Neuropsichiatria Infantile - Vercelli - scad. 22 febbraio 2014
AVVISO PUBBLICO - scad. 22/02/2014 - Vercelli, Varallo Sesia -
REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE "VC" VERCELLI
In esecuzione della Deliberazione del Direttore Generale n. 130 del 12.02.2014 viene emesso il presente avviso
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INTRODUZIONE - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
La comunicazione,
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La Comunicazione Aumentativa Alternativa
La Comunicazione
Il termine comunicazione deriva dal latino communico che significa mettere in comune, fare partecipe, condividere; nella sua prima definizione, perciò, è l'insieme dei fenomeni che comportano il trasferimento di informazioni. Per
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Strategie visive comportamenti problematici
Un messaggio normale di comunicazione è caratterizzato dal 55% da fattori visivi, le cose che vediamo come i gesti, l'espressione facciale, i movimenti del corpo e gli oggetti che ci circondano; il 37% da elementi vocali composti da intonazione di voce, ritmo e volume; e dal restante 7% di tipo verbale, ossia le parole che vengono pronunciate. (L. Hodgdon,
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Strumenti visivi per la comunicazione
Gli ausili visivi hanno la funzione di fornire l'informazione in una forma logica, strutturata e sequenziale. L'informazione data in forma visiva concreta aiuta le persone con bisogni comunicativi speciali a gestire meglio molti eventi che, durante la giornata, sono fonte di confusione e frustrazione. Pertanto, si è visto che presentare l'informazione in
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Disabilità Intellettiva e Autismo a confronto
All'interno del mio elaborato ho deciso di affrontare due patologie: l'Autismo e la Disabilità
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Casi clinici - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Di seguito riporto tre casi clinici aventi diverse età, con patologie di Disabilità Intellettiva e Disturbi dello Spettro Autistico. Tutti e tre i casi presentano deficit nella comunicazione e pertanto è opportuno utilizzare con loro le Strategie Visive e la CAA. Grazie a questi tre casi è stato possibile osservare come i vari metodi possano essere utilizzati
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Caso clinico R - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Caso clinico R.
R. è una bambina di 6 anni, di nazionalità albanese nata in Italia, giunta in osservazione presso la struttura all'età di 4 anni e 5 mesi in merito a Disturbo Pervasivo di Sviluppo. Dopo un periodo di osservazione del
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Caso clinico F - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Caso clinico F.
F. è un bambino di 11 annidi nazionalità equadoregna figlio di genitori sposati e poi separati, con diagnosi di Autismo in carico alla struttura dall'età di 5 anni.
Dalla storia personale e
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Caso clinico A - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Di seguito riporto tre casi clinici aventi diverse età, con patologie di Disabilità Intellettiva e Disturbi dello Spettro Autistico. Tutti e tre i casi presentano deficit nella comunicazione e pertanto è opportuno utilizzare con loro le Strategie Visive e la CAA. Grazie a questi tre casi è stato possibile osservare come i vari metodi possano essere utilizzati
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CONCLUSIONI - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Come ho potuto spiegare nel mio elaborato il deficit di comunicazione e di intenzionalità comunicativa è fattore comune sia della Disabilità Intellettiva (DI) e sia dei Disturbi dello Spettro Autistico (DSA). Inoltre, come affermato nel secondo capitolo, la DI è spesso presente all'interno dei DSA, per cui a volte risulta difficile affrontare il problema non
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ALLEGATI - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Immagini CAA Figura
6.1: Blissymbolics
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BIBLIOGRAFIA - Riferimenti teorici - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Riferimenti teorici Autismo
Criteri Diagnostici dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo del DSM-IV
Il DSM-IV appunto descrive tali criteri diagnostici: A. un totale di 6 (o pi`u) voci da (1), (2) e (3), con almeno 2 da (1), e uno ciascuno da
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Il disagio infantile in famiglia e a scuola. Difficoltà di comportamento e di apprendimento scolastico: proposte educative e pedagogiche - 06 marzo 2014 - Milano
BERNARD AUCOUTURIER - Il disagio infantile in famiglia e a scuola. Difficoltà di comportamento e di apprendimento scolastico: proposte educative e pedagogiche
Milano –
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Convegno sulla comunicazione aumentativa/alternativa. Tecnologie metodologie e dimostrazioni pratiche per un apprendimento migliore del bambino e dell'adulto - 15 / 16 marzo 2014 - Torino
Convegno sulla comunicazione aumentativa/alternativa. Tecnologie metodologie e dimostrazioni pratiche per un apprendimento migliore del bambino e dell'adulto.
Data
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Conoscersi per conoscere,analisi dei fattori che concorrono al benessere psico-fisico dell’individuo - 9 / 10 / 11 maggio 2014 - Genova
Conoscersi per conoscere,analisi dei fattori che concorrono al benessere psico-fisico dell’individuo
Data Inizio: 09 05 2014
Altre Date: 10/11-
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Conoscersi per conoscere,analisi dei fattori che concorrono al benessere psico-fisico dell’individuo - 28 / 29 / 30 Marzo 2014 - Potenza
Conoscersi per conoscere,analisi dei fattori che concorrono al benessere psico-fisico dell’individuo
Data Inizio: 28 03
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ISAAC Italy “fare rete” - 15 febbraio 2014 - Roma
ISAAC Italy “fare rete”: 15 FEBBRAIO 2014 presso Scout Center Largo dello Scautismo, 1 ...
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CONOSCERSI per CONOSCERE, analisi dei fattori che concorrono al benessere psico-fisico dell’individuo - 28 febbraio / 1 e 2 marzo 2014 - Bologna
CONOSCERSI per CONOSCERE, analisi dei fattori che concorrono al benessere psico-fisico dell’individuo
Data Inizio: 28 02 2014
Altre Date: 1 e 2 marzo
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Corso introduttivo sull’Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour (ABA-VB) - 7 marzo 2014 - Genova
Corso introduttivo sull’Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour (ABA-VB)
Data Inizio: 07 03 2014
Tipologia Formativa: Formazione residenziale
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Disturbi di personalità, aspetti teorici ed esperenziali, dalla diagnosi al trattamento - 01 marzo 2014 - Cagliari
Disturbi di personalità, aspetti teorici ed esperenziali, dalla diagnosi al trattamento
Data Inizio: 01 03 2014
Tipologia Formativa: Convegni e
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Conoscersi per conoscere,analisi dei fattori che concorrono al benessere psico-fisico dell’individuo - 7, 8 e 9 Febbraio 2014 - Teramo
Conoscersi per conoscere,analisi dei fattori che concorrono al benessere psico-fisico dell’individuo
Data Inizio: 07 02 2014
Altre Date: 7,8 e 9
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Corso di perfezionamento nella conduzione di gruppi educativi di PSICOMOTRICITÀ PER ADULTI - marzo 2014 / gennaio 2015 - Varese
Corso di perfezionamento nella conduzione di gruppi educativi di PSICOMOTRICITÀ PER
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Revisioni su alcune delle principali Terapie Alternative e Complementari nella riabilitazione delle PCI
Nel capitolo seguente verranno presentate alcune delle principali terapie alternative e complementari utilizzate nella riabilitazione delle PCI, analizzando per ciascuna le basi teoriche e le prove di efficacia; il tutto è attinto dalla letteratura scientifica e dal Congresso intersocietario SINPIA-SIMFER tenuto a Bologna nel giugno 2010.
Metodo ADELI suit
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CONCLUSIONI - Terapie alternative e complementari nelle Paralisi Cerebrali Infantili
Ciò che è messo in luce da recenti sondaggi sull'opinione pubblica del nostro Paese, avvalorati anche dalle analisi sopra presentate sul campo, è che la maggior parte degli intervistati conosce la medicina alternativa e complementare, e che nonostante l'assenza di leggi specifiche sulla materia e le controverse ipotesi di validità buona parte delle famiglie con bambino con PCI le sceglie per
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Nuovi orientamenti nello studio dell’empatia ed individuazione di specifici sottosistemi
Sottosistemi dell’empatia
L’empatia è la capacità di riconoscere, comprendere e condividere gli stati emotivi dell’altro ed è considerata alla base di una genuina e reciproca relazione umana. Non si tratta di un sistema unitario, ma piuttosto un gruppo libero di sistemi neuro cognitivi parzialmente dissociabili. In particolare, si possono fare tre grandi divisioni: empatia cognitiva
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Disturbi dello sviluppo
Tra i disturbi dello sviluppo in età evolutiva verranno menzionate alcune patologie che risultano presentare un deficit legato all’empatia, cosiddette “primarie”. Nel particolare: i disturbi dello spettro autistico (facendo riferimento anche e soprattutto all’alto funzionamento) ed i disturbi della condotta.
Unitamente a questi si porrà l’accento anche su alcuni disturbi in cui la
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Modalità di approccio ai disordini dell’empatia e strategie terapeutiche
Aspetti generali della riabilitazione nel bambino
“ La parola neuropsicomotricità si presenta affascinante nella sua intenzione di conciliare i due termini estremi della concezione dualistica della persona umana. Concezione che la cultura di questo secolo stempera via via sotto l'impulso di esperienze e fenomeni che hanno visto riproporsi sempre più energicamente l'interazione
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CONCLUSIONI - Empatia: origine, significato e disordini
In questo elaborato è presentato un quadro esplicito per ciò che riguarda l’empatia e le patologie legate alla sua carenza o alla sua mancanza. La riabilitazione neuropsicomotoria mira a far emergere delle competenze, in questo caso empatiche, attraverso l’utilizzo di strategie e facilitatori.
In altre parole, tramite il “gioco” il bambino entra in relazione con il mondo esterno, con
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INTRODUZIONE - Il dialogo tonico e il dialogo sonoro
Il non-verbale espresso dal linguaggio del corpo e il non verbale espresso dagli aspetti prosodici del
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Dalla voce udita alla voce prodotta
Per iniziare questo percorso, è prima di tutto necessario chiedersi che cosa sia la voce. Non è facile dare una definizione esaustiva di questo termine. Sembra qualcosa di scontato, ma in realtà, ogni volta che si affronta l’argomento “voce”, ognuno ne sceglie un aspetto e la definisce in base a precise caratteristiche che, però, non la descrivono in toto. Solitamente con il termine
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La voce udita nella vita fetale, in principio era il suono
In passato si pensava che il feto non fosse in grado di utilizzare i propri organi di senso e che questi potessero funzionare solo dopo la nascita. Il feto era visto come un essere psichicamente indifferenziato, incapace di vivere esperienze sensoriali proprie [2].
Questo tipo di concezione statica è stata poi sostituita da una più dinamica: grazie al progresso tecnologico e agli
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Lo sviluppo della voce nel primo anno di vita: la voce prodotta
Sono avida di voci, che siano leggere o pesanti, scure o chiare, le amo per la loro straordinaria capacità di farsi corpo [16].
Quando un bambino nasce l’unico suono che la madre e i medici anelano di sentire è la sua voce. Il primo vagito, il primo pianto del bambino testimoniano che respira, che è vivo. La voce
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La voce e le categorie psicomotorie
Nell’intervento terapeutico neuro e psicomotorio esistono delle categorie tipiche mediante le quali vengono analizzate le azioni del bambino, in termini di qualità. Queste “grandi categorie riassumono la comunicazione relazionale, essenzialmente non verbale” [20]...
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La voce parlata e la voce cantata
Tutta la musica è, nella sua origine, vocale… le variazioni della voce sono il risultato fisiologico di variazioni del sentimento [36].
La voce, come abbiamo visto, è un sistema complesso che si configura come mezzo fondamentale per la comunicazione. Spesso si parla di voce ‘parlata’ e di voce ‘cantata’ come se si riconoscessero due tipi differenti di voci
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La voce in Terapia - Il Dialogo tonico e sonoro
Nella prima parte di questo lavoro è stato analizzato lo sviluppo della voce. E’ stato così possibile giungere alla consapevolezza del rilievo della voce nei rapporti vissuti dalla triade, già durante l’età gestazionale. Il percorso di crescita e di integrazione della voce con tutte le altre componenti dello sviluppo si identifica come un percorso naturale, fatto di interscambi, di variazioni
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In Dialogo con bambini "Speciali"
Questo vale per la maggior parte dei bambini, ma non per tutti. Ci sono infatti alcuni bambini ‘speciali’ ed è intorno alla loro esperienza che sorgono alcune domande importanti: questi meccanismi sono presenti anche nei bambini con disabilità? Cosa accade all’interno della diade?
Le modalità comunicative e relazionali di un bambino con disabilità sono spesso distorte. Il processo di
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Dal Dialogo Tonico al Dialogo Sonoro
I bambini con cui ci troviamo a lavorare hanno molto spesso delle difficoltà di dialogo: bambini autistici, bambini con paralisi, bambini affetti da disturbi del linguaggio o della comunicazione, bambini che presentano disturbi sensoriali. Questi piccoli perdono, o molto spesso non acquisiscono nemmeno, le regole fondamentali e le modalità primarie di approccio con l’altro, di scambio, di
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Obiettivi del trattamento - Il dialogo tonico e il dialogo sonoro
L’osservazione e l’interazione con i bambini durante il tirocinio ha fatto emergere quali siano gli obiettivi principali nel trattamento neuro e psicomotorio di cui, indipendentemente dalla diagnosi e dalla patologia del paziente, si cerca di promuovere il raggiungimento.
Quando ho avuto la possibilità di inserirmi direttamente nel trattamento di questi bambini, ho concentrato la mia
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Dialogo Tonico e Sonoro: semplicemente Ninna-nanna
La sintesi di Dialogo Tonico e Dialogo Sonoro si palesa in un rito tanto semplice quanto antico: la ninna-nanna.
La ninna-nanna è un rituale che madre e bambino costruiscono insieme fin dai primi giorni di vita e ha una duplice valenza: è utile per far rilassare o addormentare il bambino, è significativa per la relazione.
“Nella ninna nanna la funzione dell’addormentamento si
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CONCLUSIONI - Il dialogo tonico e il dialogo sonoro
Al termine di questo percorso sembra opportuno ripercorrere brevemente il cammino svolto.
La prima parte del lavoro è stata dedicata ad approfondire lo sviluppo della voce.
E’ emerso in questo modo come la voce sia connessa allo sviluppo emozionale, relazionale e dialogico fin dalla fase gestazionale. La diade madre-bambino si struttura sul contatto corporeo, sul
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APPENDICE - L’identità sonora
In questo capitolo vengono riportate alcune informazioni fino a questo momento sul concetto di Identità Sonora (ISO). Conoscere l’ISO di un individuo potrebbe permettere, per esempio, ai terapisti di interagire e di rapportarsi con lui, sintonizzandosi sulle sue caratteristiche sonore. Attualmente esistono delle ricerche teoriche in merito, ma è ridotto il campo di applicabilità delle stesse
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BIBLIOGRAFIA - L’importanza della voce nella terapia neuro e psicomotoria
BIBLIOGRAFIA
Amitrano A., La voce: Uno strumento dei professionisti che promuovono la salute, Springer Ed., Roma 2010, p. 39-44.
Berti E. - Comunello F. – Savini P., Il contratto terapeutico in terapia psicomotoria, Edizioni Junior, s.l 2001, p 40-49, 124-128.
Berti E. - Comunello F. –Nicolodi G., Il
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AAA Iper-Apprendisti cercasi per imparare giocando - febbraio / marzo / aprile 2014 - Roma
"AAA Iper-Apprendisti cercasi per imparare giocando"
Data Inizio: 16 02 2014
Altre Date:
- 2,16,30 marzo
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Psychodance - 05 / 06 aprile 2014 - Treviso
Psychodance
Data Inizio: 05 04 2014
Altre Date: 6 Aprile 2014
Tipologia Formativa: Formazione residenziale (res)
Sede
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BANDO Esperto in psicomotricità: per lezioni che tratteranno l’aspetto del linguaggio non verbale e della comunicazione del corpo mediante espressioni mimico-facciali e corporee - Toscana - Massa-Carrara - scad. 18 dicembre 2013
Toscana - Massa-Carrara - scad. 18 dicembre 2013
Il seguente bando di selezione pubblica per titoli L'Istituto intende conferire per l’anno scolastico 2013/2014, gli ulteriori incarichi indicati qui di seguito, mediante contratti di prestazione d’opera e previa valutazione comparativa per il reclutamento, tra i dipendenti della pubblica
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Disturbi di personalità, aspetti teorici ed esperenziali, dalla diagnosi al trattamento - 15 dicembre 2013 - Potenza
Disturbi di personalità, aspetti teorici ed esperenziali, dalla diagnosi al
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Gli strumenti per la conduzione della Terapia Neuropsicomotoria - Oggetti, azioni, strategie per la realizzazione degli obiettivi - da gennaio a maggio e da settembre a novembre dell'anno 2014 - Milano
Gli strumenti per la conduzione della Terapia
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Regione Liguria - Bando per il riconoscimento dell’equivalenza ai diplomi universitari dell’area sanitaria - È di prossima pubblicazione
Regione Liguria -
È di prossima pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria il bando per il riconoscimento
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La Comunicazione nella relazione terapista-paziente - 14/15 dicembre 2013 - Napoli
La Comunicazione nella relazione terapista-paziente
Date: 14/15 dicembre
presso ospedale Cardarelli di Napoli.
15 crediti ecm per tutte le
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La Comunicazione nella relazione terapista-paziente - 14/15 dicembre 2014 - Napoli
La Comunicazione nella relazione terapista-paziente: 14/15 dicembre presso ospedale Cardarelli di Napoli.
15 crediti ecm per tutte le categorie.
Il professionista sanitario risponde ad una
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Regione Toscana - Procedure per il riconoscimento dell'equivalenza ai diplomi universitari per le professioni dell'area sanitaria riabilitativa - scad. 23 dicembre 2013
Regione Toscana - scad. 23 dicembre 2013
La Regione Toscana avvia, su domanda, le procedure per il riconoscimento dell'equivalenza ai diplomi
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AUTISMO? Le risposte dei servizi alle domande delle famiglie - 30 novembre 2013 - Imperia
AUTISMO? Le risposte dei
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Workshop specialistico e gruppi di lavoro sulla comunicazione e sui comportamenti problematici secondo l'ABA -VB - 30 novembre e 1 dicembre 2013
Workshop specialistico e gruppi di lavoro sulla comunicazione e sui comportamenti
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La comunicazione nella relazione terapista - paziente - 9 - 10 /11/2013 - Bari
La Comunicazione nella relazione terapista-paziente
Date: 9/10 novembre 2013
Sede: Hotel Rondò - Corso A. de Gasperi, 308 Bari
Il
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Il corpo e “ il senso del movimento” corso pratico annuale di formazione personale per la costruzione del ruolo terapeutico psicomotorio - inizio 26 gennaio 2014 - Milano
Il corpo e “ il senso del movimento” corso pratico annuale di formazione personale per la costruzione del ruolo terapeutico
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Presentazione del Centro - Il Centro A.P.R. (Associazione Pistoiese per la Riabilitazione)
Il Centro A.P.R. (Associazione Pistoiese per la Riabilitazione) di Montecatini Terme è un distaccamento dell’Associazione A.P.R di Pistoia, un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS), costituita dal 1963, con lo scopo di svolgere attività di assistenza sanitaria finalizzata a favorire il pieno sviluppo di coloro che si trovano in situazioni di
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Il progetto riabilitativo - Intervento neuropsicomotorio individuale
Il principio fondamentale di ogni terapia consiste nell’accompagnare il bambino nel suo personale percorso di sviluppo, facilitando l’acquisizione di nuove competenze, a partire dal livello di competenza già raggiunto. Per questo è molto importante, per progettare ed attuare un intervento valido, basarsi sull’osservazione del comportamento spontaneo del bambino, in modo tale da individuare e
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Il progetto riabilitativo - Intervento parallelo sulla coppia madre-bambino
In seguito alle nostre osservazioni ed alle problematiche emerse nella relazione fra N. e la mamma abbiamo valutato la possibilità di proporre un intervento parallelo all’intervento individuale, rivolto specificatamente alla coppia madre-bambino.
Il nostro obiettivo era quello di coinvolgere la madre di N. chiedendole di presenziare ad alcune sedute insieme al bambino e di partecipare
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Conclusioni - L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino
Al termine del periodo di tirocinio, mi trovo a riflettere su quanto il mio lavoro con N. e la madre, che si è svolto, comunque, in un tempo considerevole di circa cinque mesi, appaia, in realtà, appena iniziato.
La fase osservativa-valutativa ha richiesto uno sforzo notevole, che ci ha permesso, però, di riuscire ad inquadrare la problematica in termini piuttosto precisi e realistici
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Commento al video- L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino
La prima sequenzadi video (primi 35 sec.) è un estratto della seduta di osservazione in stanza di terapia.
Vediamo la madre di N. che mostra un libro al bambino, limitandosi però ad indicare gli oggetti raffigurati nelle pagine e a chiedere a N. di dire come si chiamano; si nota come il bambino sia, in realtà, poco interessato a questo tipo di attività e come, alle
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Oltre la patologia: un nuovo approccio alle famiglie con figli disabili
Lo stress, come affermano Knussen e Cunningham (1988),“emerge dalla relazione fra la persona e l’ambiente, che viene valutato come troppo esigente rispetto alle proprie risorse e minaccioso per il proprio benessere”.
Considerando però che, in molti casi, le fonti di
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Le famiglie, protagoniste dell’intervento
In passato il ruolo delle famiglie nel rapporto con i servizi era considerato in modo spesso ambiguo. Kershow, nel 1965, scriveva che la collaborazione dei genitori nei confronti del percorso riabilitativo del proprio bambino poteva consistere in un impegno concreto, finalizzato a facilitare lo sviluppo armonico del piccolo, ma anche in una semplice
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Disturbi di personalità, aspetti teorici ed esperenziali, dalla diagnosi al trattamento – 01 dicembre 2013 - Matera
Titolo del corso: Disturbi di personalità, aspetti teorici ed esperenziali, dalla diagnosi al trattamento
Data Inizio: 01 12
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L’equivalenza dei titoli per l'area della riabilitazione entro il 31 ottobre 2013 si sollecitano gli Enti locali a velocizzare la pubblicazione degli avvisi pubblici
Ministero della Salute – 06/08/2013
Attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 luglio 2011, che recepisce l`accordo raggiunto il 10 febbraio 201 1 in sede di
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Disturbi di personalità, aspetti teorici ed esperenziali, dalla diagnosi al trattamento - 09 novembre 2013 - Roma
Titolo del corso: Disturbi di personalità,
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La comunicazione efficace con bambini con DSA e BSE - 21 ottobre 2013 - Viterbo
Titolo del corso: La comunicazione efficace con bambini con DSA e BSE
Data Inizio: 20 10 2013
Tipologia Formativa: Corso
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Dalla valutazione clinica alla pratica riabilitativa nella gestione neuroevolutiva per logopedisti - 29 / 30 novembre e 1 dicembre 2013 - Roma
Dalla valutazione clinica alla pratica riabilitativa nella gestione neuroevolutiva per logopedisti
Mentana (Rm) 29 e 30 novembre
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CORSO DI FORMAZIONE AL P.A.S. Basic - Metodo Feuerstein - 25-26-27 ottobre 2013 + 22-23-24 novembre 2013 - Napoli
Date: 25-26-27 ottobre 2013 + 22-23-24 novembre 2013
DURATA: Il corso prevede 48 ore totali di formazione (di cui 8 ore di
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Workshop specialistico sulla comunicazione e sui comportamenti problematici secondo l'Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour (ABA-VB) - 26 / 27 ottobre 2013 - Catanzaro
Titolo del corso: Workshop specialistico sulla comunicazione e sui comportamenti problematici secondo l'Applied Behaviour Analysis-Verbal Behaviour
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Cerchiamo una persona che possa svolgere il lavoro di ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE per nostro figlio che ha un problema di sordità - Milano - Zona Città Studi
Sede lavorativa: Milano - Zona Città Studi
Descrizione dell’Annuncio: Cerchiamo una persona che possa svolgere il lavoro di ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE per nostro figlio che ha un problema di sordità. Francesco ha 11 anni e il prossimo sett. andrà in 1^ Media in una scuola di Milano in zona Città Studi; NON utilizza il linguaggio dei segni ed è
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Avviso di selezione pubblica per esame per assunzioni a tempo determinato Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva – scad. 23 luglio 2013 - Trento
In esecuzione della determinazione del Direttore del Servizio Acquisizione e Sviluppo n. 1046/2013 del 02 luglio 2013 è indetta selezione pubblica per esame per assunzioni a tempo determinato nel profilo professionale di Collaboratore professionale sanitario – Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.
Scadenza del termine per la presentazione
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INTRODUZIONE - La comunicazione verbale e non verbale
In un'intervista di qualche tempo fa, Jerzy Grotowski, rispondendo all'intervistatrice che gli chiedeva come avesse scelto di far teatro ebbe a
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La comunicazione non verbale e la terapia psicomotoria
Nella trattazione di questo argomento vorrei partire da un assunto: la preponderante importanza della comunicazione non verbale all'interno della pratica psicomotoria. Ma, parlando di comunicazione non verbale, desidererei collocare questo concetto all'interno di un altro assunto, specificamente psicomotorio, che è quello della comunicazione non verbale come linguaggio del corpo. Nel
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Prossemica
La prossemica è lo studio della distanza interpersonale che gli individui mantengono quando interagiscono. Si tratta, a ben vedere, di un aspetto spaziale della comunicazione.
Tale aspetto ha poco o niente a che fare con la capacità di farsi udire della voce umana. Essa risponde alle dinamiche interpersonali coinvolte e soggìacenti alla comunicazione. La quantità di spazio che le
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Sguardo
Direttamente collegato al canale prossemico vi è lo sguardo e il contatto visivo (che si verifica quando due individui si fissano reciprocamente).
Se osserviamo due individui intenti ad una conversazione potremo notare come un certo tempo è speso in un contatto visivo tra i due, mentre il restante tempo è dedicato a sguardi non reciproci o all'evitamento dello sguardo.
Che
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Movimento (Gesto, Tono, Mimica)
Sotto questo termine raggrupperò una serie di canali di comunicazione non verbale: gestualità, tono muscolare, mimica. Non mi soffermerò su questi singoli elementi, la cui conoscenza deve appartenere al bagaglio essenziale di ogni psicomotricista, né tratterò gli aspetti e i significati generali.
Il movimento spesso serve ad attirare l'attenzione dell'altro, ma può servire anche
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Paralinguistica
Si riferisce al come qualcosa viene detto, piuttosto che a ciò che è detto. L'alzarsi e l'abbassarsi del tono di voce, le sottolineature, l'altezza della voce, il ritmo e le esitazioni del discorso sono riferibili a questo concetto. Attraverso questi fattori, lo stesso contenuto verbale può essere espresso in molti modi ed essere ogni volta un messaggio differente. E' addirittura possibile
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Postura
E' forse il più arcaico canale di comunicazione extraverbale, infatti, in essa è grande la componente innata. La postura rappresenta il modo di porsi verso l'altro, o meglio il modo di disporsi. La psicologia sperimentale si è occupata molto del ruolo della postura rispetto alla presentazione dello status e come indicatore dell'atteggiamento più o meno positivo nei confronti dell'altro. Molti
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Il punto di vista della psicomotricità
In questa rapida carrellata sulla comunicazione non verbale ho tenuto conto soprattutto delle conclusioni a cui la psicologia sperimentale e sociale sono giunte attraverso una serie di studi. Ho anche cercato, a tratti, di mettere in luce il punto di vista della psicomotricità.
Vorrei ora tracciare maggiormente una differenziazione tra tali concezioni, fermo restando che le
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La terapia psicomotoria, il corpo, la relazione
Si può dire, dunque, che la terapia psicomotoria utilizza essenzialmente la funzione tonica. E' evidente come siano riscontrabili i vari elementi della comunicazione non verbale nelle categorie analogiche individuate dalla psicomotricità.
Lo psicomotricista utilizza il suo corpo per entrare in contatto con il corpo dell'altro e quindi con l'altro, vi è un continuo flusso di messaggi
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Corpo e comunicazione
A conclusione di questo rapido excursus sulla comunicazione non verbale e verbale possiamo dire che il corpo emana un flusso ininterrotto di segni e di messaggi che in ogni momento esprimono l'essere. Il nostro corpo viene investito da tali segni e messaggi provenienti dal corpo dell'altro.
Dobbiamo ora stabilire come tutto ciò diventa comunicazione. A tale questione ho già fatto
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Il silenzio del corpo
Abbiamo visto come il corpo è punto di partenza in ogni istante di un'infinità di segni e segnali, che diventano comunicazione nel rapporto con l'altro; è l'essere che si manifesta ed esprime la sua intenzionalità verso l'altro attraverso il corpo.
A volte ci si trova ad avvertire, davanti all'altro, una strana sensazione: il corpo dell'altro non emette segnali e segni oppure essi
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Alcune riflessioni sul concetto di fraintendimento
Nei Capitoli precedenti ho avuto modo di trattare della necessità della concordanza tra il linguaggio verbale e quello corporeo in terapia. Ho anche analizzato il significato della discordanza tra i vari canali comunicazionaii. Vorrei ora accennare ad un concetto sul quale mi è capitato di riflettere spesso negli ultimi tempi, concetto che chiamerò, se pure in maniera provvisoria, del
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Il linguaggio della psicomotricità e quello di altre discipline
La pratica psicomotoria è basata su una teoria sottostante, la strutturazione di tale teoria si è lentamente sviluppata nel tempo, attraverso osservazioni e analisi, la cui organizzazione e sistematizzazione ha richiesto l'uso di un linguaggio specifico che permettesse anche la veicolazione della conoscenza. Tuttavia, anche se un pensiero psicomotorio è rinvenibile fin da tempi lontani, la
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La parola grido
Argomento di questo intervento è una riflessione sul significato della parola in terapia psicomotoria. Credo, tuttavia, che quanto dirò possa valere anche per altri tipi di interventi messi in atto con bambini.
La psicomotricità utilizza essenzialmente un linguaggio non verbale, tuttavia, negli ultimi anni, un numero crescente di psicomotricisti, in modo sempre più massiccio, "mette"
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Presentazione del caso: Jessica
Il 05 /03/2001 finalmente arrivo al centro di riabilitazione per dare inizio al progetto coordinato con il docente per quest'ultimo anno di corso.
Sono ansiosa ed allo stesso tempo spaventata all'idea di incontrare quella bambina che precedentemente frequentava il centro in cui attualmente lavoro e che mi veniva descritta dalla sua ex terapista come difficile, con una diagnosi
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Alcuni riferimenti sull'Autismo
L'Autismo è una malattia che colpisce bambini d'ogni razza, nazione Religione e stato sociale.
Sulla frequenza di questa malattia ci sono dati discordanti. Alcuni autori riferiscono una frequenza di 418 bambini su 10000 nati con frequenza superiore nei maschi, con un rapporto di 2 a 4. Solitamente le femmine presentano sintomi più gravo quando ne sono affette, con un deficit
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Prima Osservazione - Jessica
Il mio primo impatto con questa situazione è stato a dir poco toccante, sia dal punto di vista umano che terapeutico.
La mia reazione istintiva è stata quella dì non essere in grado "almeno"di interagire con quella bambina così "particolare".
Jessica mi viene affidata dopo il pranzo nella mensa del centro che frequenta in regime di semiinternato.
La presi per mano e
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Seconda Osservazione - Jessica
Jessica, dopo alcune sedute, è apparsa irrequieta, ansiosa, turbata da quella situazione, forse tanto stretta quanto dispersiva.
Non riuscivo a contenerla, a rassicurarla, a prendere in mano, in un certo senso, la situazione. Allora il tono della mia voce ha preso una diversa impostazione, il mio contatto è diventato più forte e tutto questo ha fatto sì che chiedessi aiuto alla
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Progetto Psicomotorio
Non c'è tecnica in Psicomotricità, non ci sono regole fisse, bisogna creare, innanzitutto, una relazione significativa. Ma come?
Nel caso di Jessica: la bambina incontra una persona, la terapista, che le offre delle attenzioni, un aggruppamento affettivo tonico-sensoriale-emotivo. La stessa deve rispondere ai bisogni della bambina, deve aggiustare modularítà, come tono, postura,
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Tre parametri squisitamente psicomotori
Cercherò ora di approfondire il tema della significatività del rapporto con il bambino autistico o, per meglio dire, cercherò di chiarire in che termini lo Psicomotricista può diventare oggetto significativo, cioè portatore di significati, nell'esistenza del bambino autistico.
Ricorrerò qui a tre parametri squisitamente psicomotricisti:
- lo SPAZIO,
- il
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La comunicazione verbale e non verbale - CONCLUSIONI
Ho scritto e riscritto questa parola, "conclusioni", tantissime volte perché, nonostante i tre anni di formazione, nonostante il marcato impegno, è sempre duro tirar fuori quello che si ha dentro. Forse è vero che le parole non bastano e quasi sempre ci si riduce ad usare le stesse, ma è pur vero che l'esperienza, non solo questa descritta e raccontata ma anche quella globale che ho vissuto,
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